Il bagno da 6 mila euro in ufficio per il fratello di Alfano raccontato da Report | VIDEO

17/10/2016 di Redazione

Alessandro Alfano, il fratello del ministro degli Interni Angelino, ha diffidato Report dalla trasmissione di una sua intervista a Giorgio Mottola. Secondo il dirigente di Poste Italiane il dialogo tra lui e il giornalista di Report sarebbe stato ottenuto in modo scorretto, con tanto di telecamera nascosta, una ricostruzione smentita da Rai 3. A dimostrazione del fatto che l’intervista è stata fatta alla luce del sole ecco il video pubblicato da Report sui social. «Alessandro Alfano – spiega la trasmissione – tenta lo stop a Report con una diffida: “L’inviato della trasmissione non si è presentato come giornalista”. Milena Gabanelli: “L’intervista andrà in onda”. Ecco la prova che dice il falso».

guarda il video:

ALESSANDRO ALFANO INTERVISTATO DA REPORT NELLA PUNTATA DI QUESTA SERA

La puntata di Report con l’intervista ad Alessandro Alfano dovrebbe essere trasmessa regolarmente, secondo quanto scrivono il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera. L’incertezza dipende dalla diffida dell’avvocato del fratello del leader NCD, che contesta le modalità con cui è stato ripreso il dialogo tra Alessandro Alfano e il giornalista Giorgio Mottola. L’intervista, un colloquio davanti alla sede di Poste Italiane a Palermo, vuole fare chiarezza sulla carriera del dirigente di Poste Italiane, assunto con un contratto di oltre 150 mila euro dopo aver conseguito una laurea triennale a 34 anni. Alessandro Alfano è stato poi promosso più volte, e alcune delle sue richieste da dirigente saranno raccontate nella nuova puntata di Report.

LEGGI ANCHE

Alessandro Alfano assunto in Poste con laurea triennale a 34 anni a 160 mila euro grazie a LinkedIn

IL BAGNO DA 6 MILA EURO DI ALESSANDRO ALFANO

Il Corriere della Sera anticipa che Report parlerà del bagno da 6 mila euro che Alessandro Alfano avrebbe richiesto a Poste Italiane per completare il suo ufficio nella sede di Palermo. Un lavoro di ristrutturazione confermato da Poste, che ha precisato che si tratterebbe di servizi allestiti per la sala riunioni. L’azienda ha inoltre ordinato un audit interno per capire come mai sia stato inserito la costruzione di un bagno all’interno dei lavori di ristrutturazione da 100 mila euro stanziati per la sede del capoluogo siciliano.

Share this article