Le sofferenze bancarie sono un problema ancora irrisolto

13/10/2016 di Redazione

Le sofferenze bancarie lorde hanno ancora una volta superato la soglia psicologica dei 200 miliardi di euro. Una massa di crediti in sofferenza che restringe il credito, indebolisce l’economia e che rappresenta un ancora un problema ineludibile per l’Italia. Dopo numerosi interventi singoli, il Corriere della Sera chiede una soluzione di sistema in un’analisi di Federico Fubini.

LE SOFFERENZE BANCARIE, UN PROBLEMA IRRISOLTO

Banca d’Italia ha diffuso l’aggiornamento sullo stato del sistema creditizio italiano. Le sofferenze bancarie lorde hanno rallentato la velocità della loro crescita, ma hanno superato quota 200 miliardi di euro. Le sofferenze bancarie nette valgono 85 miliardi, un altro dato molto elevato, e che evidenziano un’unicità del nostro Paese. Nel nostro Paese i crediti in difficoltà, come rimarca Federico Fubini sul Corriere della Sera, valgono il 18% dell’erogazione totale dei prestiti: in Spagna, nel momento più acuto di difficoltà, questa quota era pari al 9%. Le sofferenze bancarie spingono gli istituti a concedere meno crediti, e fanno allontanare gli investitori. Nel 2016 l’indice bancario della Borsa di Milano è sceso di quasi il 50%. Numeri che spingono Fubini a interrogarsi se la strategia adottata da Governo e Banca d’Italia, interventi singoli tassello su tassello, sia quella giusta. L’intervento sistemico è stato ritardato, anche perché non potrebbe prescindere dal rispetto delle nuove regole europee, il cosiddetto bail-in, che prevede la penalizzazione degli investitori e dei creditori delle banche. LEGGI ANCHE

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LE SOFFERENZE BANCARIE DI MPS E ATLANTE

Atlante ha confermato l’intenzione di acquistare le sofferenze bancarie del Mps, al prezzo di 1,6 miliardi previsto nel piano di risanamento concordato dall’istituto senese con JP Morgan. Una notizia rassicurante, dopo che nell’ultimo mese l’emorragia in Borsa della banca è proseguita dopo il cambio al vertice. La Repubblica racconta racconta però che la strada del risanamento è ancora ricca di difficoltà. Atlante infatti confermerebbe la sua partecipazione solo con garanzie sulla conduzione del veicolo finanziario che dovrà gestire la cartolarizzazione delle sofferenze bancarie. La richiesta di paletti espliciti, in termini di governanance, di commissioni, e di garanzie sui flussi di recupero rischia di scontrarsi con JP Morgan.

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