Pensioni, si riduce la platea dell’Ape social: le ultime novità

11/10/2016 di Redazione

Anticipo pensionistico non oneroso per disoccupati, disabili e lavoratori che si occupano di disabili. Sono questi gli ultimi dettagli sul pacchetto pensioni della legge di Stabilità che sarà approvata sabato dal Consiglio dei Ministri. La platea di coloro che possono beneficiare dell’Ape nella versione social comunque si riduce. Ne parola oggi Luca Cifoni sul Messaggero. Non tutte le categorie potranno rientrare nel prestito con costi a carico dello Stato. In bilico l’allargamento ai lavoratori più onerose:

Nel caso delle pensioni, uno dei punti da definire è la platea di coloro che potranno usare il prestito previdenziale (Ape) nella versione social, ovvero con i costi a carico dello Stato (fino ad una certa soglia di reddito) attraverso opportune compensazioni fiscali. Una chance offerta a disoccupati di lungo corso privi di altri ammortizzatori, a disabili o lavoratori che si occupano di familiari disabili. Il beneficio dovrebbe poi sulla carta essere allargato ad altre categorie sottoposte a lavori particolarmente faticosi, tali da provocare potenzialmente infortuni o malattie professionali o particolare stress. Si era parlato degli edili, delle maestre d’asilo, degli infermieri: le tipologie saranno però definite con attenzione e non tutti potranno rientrare. Se le maglie saranno un po’ più strette, i sindacati chiederanno probabilmente di elevare la soglia di reddito netto (attualmente circa 1.300 euro) sotto la quale l’intervento statale è pieno. Ma il governo potrebbe spingere per limare un po’, tirandolo verso il basso, il costo della misura: costo che secondo quanto ricostruito dall’Ansa oscilla per il primo anno tra 1,2 e 1,6 miliardi.

 

LEGGI ANCHE: Pensioni, Poletti: «Quattordicesime fino ai mille euro di reddito»

 

PENSIONI, 900 MILIONI IN PIÚ PER ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI

Intanto il premier Matteo Renzi ha confermato che con la manovra finanziaria verrà ampliato il fondo di garanzia destinato a favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Una parte dei 900 milioni aggiuntivi arriverà anche prima con un procedimento ad hoc.

(Foto: ANSA / ANGELO CARCONI)

Share this article