Roberto Benigni e Maurizio Crozza duellano sul Sì e il No e accendono il web

06/10/2016 di Andrea Mollica

Roberto Benigni e Maurizio Crozza hanno acceso la campagna referendaria. L’intervista alle Iene del comico toscano, in cui ha definito la sconfitta del Sì come un scenario peggiore della Brexit, è diventata virale. La risposta dei sostenitori del No sui social media si è affidata a una battuta di Maurizio Crozza a Dimartedì: per il comico genovese l’Italia è divisa tra chi voterà Sì alla riforma e chi invece l’ha capita.

BENIGNI CONTRO CROZZA, LA BATTAGLIA COMICA SUL REFERENDUM

Benigni contro Crozza, almeno a giudicare dalla risposta del web italico, ha entusiasmato più del duello tra Renzi e Zagrebelsky. Lo scontro, per così dire, tra due dei comici più popolari del nostro Paese, è andato in scena martedì sera su Italia 1 e La7, ed è stato ripreso, tanto da diventare virale, sui social media il giorno successivo. Oggi ne parlano perfino Alessandro Sallusti e Norma Rangeri negli editoriali di Giornale e Manifesto. Il primo colpo è partito da Roberto Benigni. Il premio Oscar, noto per aver fatto uno spettacolo dedicato alla Costituzione definita la più bella del mondo, si è schierato in modo deciso per il Sì al referendum. In un’intervista alle Iene Benigni ha rimarcato come anche i Padri costituenti auspicassero un superamento della seconda parte della Carta, dedicata all’organizzazione dello Stato.

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IL DUELLO SOCIAL TRA ROBERTO BENIGNI E MAURIZIO CROZZA

L’affermazione che più ha acceso gli animi è stato il paragone tra Brexit e vittoria del No fatta da Benigni. Senza il successo del Sì ci sarebbe uno scenario catastrofico per l’Italia, in sostanza. Una dichiarazione a cui i tanti sostenitori del No su Facebook hanno risposto con una battuta di Maurizio Crozza, tratta dalla sua copertina a Dimartedì.

L’unica cosa certa è che il Paese è spaccato a metà. E’ diviso tra chi voterà Sì alla riforma e chi invece l’ha capita.

Il sarcasmo di Crozza è diventato una sorta di arma d’attacco per chi tifa No, attribuendo una sorta di dichiarazione di voto al comico genovese piuttosto fragile. La battuta può piacere o meno, ma è indubbiamente efficace, a giudicare dalle reazioni, anche da parte dei sostenitori del Sì.

ROBERTO BENIGNI E MAURIZIO CROZZA, DECIDE CHECCO ZALONE?

Chi ha contatti Facebook particolarmente attenti alla politica, con un orientamento generico di centrosinistra, avrà notato come da ormai molte settimane il duello sul referendum costituzionale sia particolarmente accesso, e piuttosto deludente. Un revisione costituzionale che modifica il procedimento legislativo e ridefinisce l’organizzazione statale tra centro e periferia è un argomento assai complesso. Davvero curioso aspettarsi risposte da due comici, per quanto bravi, anche se forse la parola finale la potrà dire il sempre più amato Checco Zalone. Benigni e Crozza sono notoriamente due artisti vicini alla sinistra, anche se ora sembrano piuttosto divisi rispetto al PD di Renzi. Zalone, di tendenze più moderate, potrà finalmente dare voce all’Italia moderata finora, e forse per fortuna, silente sui social media in tema del referendum. Nota per chi legge: l’ultimo paragrafo è prevalentemente sarcastico.

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