Pensioni, Poletti: «Quattordicesime fino ai mille euro di reddito»

04/10/2016 di Redazione

Nessun cambio di passo del governo sulle pensioni. Intervistato da Giovanni Floris nel corso del programma di La7 DiMartedì il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha ribadito la linea dell’esecutivo su anticipo pensionistico, quattordicesima e sostegno a coloro che hanno svolto lavori usuranti.

 

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PENSIONI, POLETTI: «QUATTORDICESIMA FINO AI 1000 EURO DI REDDITO»

Il governo – ha confermato il titolare del Welfare – stanzierà 6 miliardi di euro in tre anni per gli interventi sulla previdenza (come previsto dall’accordo con i sindacati sottoscritto la scorsa settimana). E ha spiegato che tra gli interventi è previsto uno sulle pensioni più basse. Le cosiddette quattordicesime – ha detto il ministro – «non andranno solo ai pensionati più poveri ma a quelli che hanno redditi fino a 1000 euro». Ha poi ricordato che l’importo della somma aggiuntiva dipende dagli anni di contributi versati.

PENSIONI, POLETTI: «APE SOCIALE A DISOCCUPATI, DISABILI E LAVORI USURANTI»

Qualche chiarimento è arrivato anche sull’Ape, l’anticipo pensionistico che verrà inserito nella legge di Stabilità e che dovrebbe consentire dal prossimo anno ai lavoratori più anziani di uscire prima dal mercato. L’Ape agevolata, reddito ponte in attesa dell’età della pensione a carico dello Stato potrà essere chiesta da coloro con oltre 63 anni che sono disoccupati senza più ammortizzatori sociali, disabili e persone che fanno lavori usuranti. «Per le persone che non possono scegliere, perché sono nella condizione di essere disoccupati, non avere più ammortizzatori sociali ed essere non ancora in grado di andare in pensione – ha detto ancora Poletti – quella differenza, quel costo lo sosterrà lo Stato, ed è l’Ape sociale, ma questo vale anche per quelli che hanno una situazione fisica problematica, per quelli che hanno un parente di primo grado che va assistito e vale per quelli che fanno lavori usuranti. Questa è una regola che bisognerebbe cominciare a tenere a memoria, perché una delle cose sbagliate della legge Fornero è stata quella di applicare in maniera indiscriminata l’aumento dell’età a tutti quanti».

PENSIONI, POLETTI: «SUI LAVORI USURANTI CATEGORIE CHIARE»

Per quanto riguarda poi le categorie usuranti che potranno beneficiare dell’Ape sociale, il ministro del lavoro ha indicato «lavori particolarmente pesanti, rischiosi e usuranti». «Stiamo definendo questa categoria, non vogliamo avere gli esodati dell’Ape. Le categorie devono essere chiare e, per quanto possibile, con nessun margine di ambiguità».

PENSIONI, POLETTI: «PER L’APE SI ANDRÀ ALL’INPS E NON IN BANCA»

Per avere accesso all’Ape, comunque, non ci sarà bisogno di andare da soli in banca. «No, si va all’Inps, ci si fa calcolare la propria pensione e da questo punto di vista si può valutare se convenga o non convenga», ha dichiarato Poletti. Il Ministro ha spiegato che «ci sarà un accordo. Una convenzione con l’Inps e saranno definiti tutti i termini. Quindi il rapporto tra l’Inps e la banca servirà a definire tutti gli elementi. Quindi l’Inps è in grado di dare fino all’ultima virgola le informazioni necessarie al cittadino. Il cittadino va all’Inps. Poi dove si mette la firma questo non saprei dirglielo in questo preciso istante».

PENSIONI, POLETTI: «QUATTORDICESIMA NON È MOSSA ELETTORALE»

Infine, da Poletti è arrivata una risposta a chi considera la quattordicesima estesa a milioni di pensionati con reddito basso una trovata elettorale in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. «Se uno in Italia vuole aumentare le pensioni l’anno che non si vota i pensionati secondo me aspettano un pezzo. Visto che si vota ogni sei mesi… Io dico: bisogna farlo quando è giusto farlo», sono state le parole di Poletti su La7.

(Immagine: frame da video di DiMartedì / La7)

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