Gli errori grammaticali più frequenti (da non commettere mai più)

Gli errori grammaticali più frequenti

La lingua italiana è meravigliosa. Sin dai tempi di Dante Alighieri la struttura linguistica, le regole grammaticali e la numerosità dei vocaboli la rende una lingua molto apprezzata da studiare anche all’estero, sebbene si tratti di un idioma particolareggiato e alle volte complicato. Fatte queste premesse bisogna però guardare al lato oscuro della questione, ovvero quello degli errori più frequenti di grammatica commessi proprio da madrelingua italiani.

Si tratta di errori entrati a far parte della cultura di massa grazie proprio ai social network che, se da un lato semplificano i meccanismi di scrittura fondendo il registro linguistico del parlato con quello dello scritto, dall’altro modificano la lingua sedimentando abitudini e consuetudini che farebbero accapponare la pelle al Sommo Poeta. La netiquette, tuttavia, ci tiene a far presente che non sia educato far notare al nostro interlocutore virtuale di aver commesso un ‘orrore’ grammaticale. Molto diffusi, a tale proposito, gli attentissimi ‘grammar nazi’ che non perdono occasione di rabbrividire dinanzi a un ‘qual è’ con l’apostrofo.

Chiariamo dunque alcuni degli errori di grammatica più frequenti nella lingua italiana

Gli errori grammaticali più frequenti: ‘Qual è’ oppure ‘qual’è’?

Qual è la forma corretta tra le due opzioni? Ovviamente la prima. Sembra un errore innocuo ma risulta essere uno dei più ripetuti e diffusi nell’italiano scritto.

Gli errori grammaticali più frequenti: ‘Purtroppo’ oppure ‘pultroppo’?

Per qualcuno non dovrebbero esserci dubbi su quale sia la forma corretta. Purtroppo il dubbio persiste ma adesso avete la soluzione. Semplice no?

Gli errori grammaticali più frequenti: ‘Proprio’ oppure ‘propio’

Anche se la pronuncia di questo termine non è scorrevole per gli allergici alla lettera ‘r’, la formula corretta è proprio la prima. Nel dubbio, rileggete questa frase.

Gli errori grammaticali più frequenti: Apostrofo, sì o no?

Ho un’amica che cerca un amante di arte contemporanea con cui andare a vedere una mostra a Roma. Dove va l’apostrofo? Prima di un sostantivo femminile, sempre. Ma per ‘apostrofo’? Fate questa prova: scrivere ‘lo apostrofo’ suona bene? No, per lo appunto. Anzi, per l’appunto.

Gli errori grammaticali più frequenti: Accenti e accidenti

Gli accenti sono un dramma linguistico senza fine. Quando utilizzarli e come? Per la terza persona singolare del verbo ‘dare’, per la congiunzione negativa ‘né’, per il ‘sì’ di un’affermazione, per il ‘sé’ usato come pronome e per ‘finché’, ‘poiché, ‘perché’, ‘allorché’. In tutti gli altri casi, no.

Gli errori grammaticali più frequenti: Utilizzo della ‘i’ con coscienza

I dubbi maggiori ci assalgono per le parole come scienza, coscienza, usciere, superficie ed efficienza. Dove non va usata? Province e conoscenza.

Gli errori grammaticali più frequenti: Piuttosto che sbagliare, chiedetelo a Google

Basta cercare su Google e risolvere ogni dubbio. Questo è il consiglio più sincero che possiamo darvi. A volte capita di farsi prendere dalla fretta o di prendere ad esempio errori ritenuti invece corretti. L’utilizzo di ‘piuttosto che’ in maniera totalmente sbagliata è davvero diffuso, al punto che sulla questione è intervenuta l’Accademia della Crusca che ha chiarito che “piuttosto che può introdurre una proposizione subordinata avversativa implicita (piuttosto che confessare, si chiuse in un ostinato silenzio); allo stesso modo, piuttosto che vale come locuzione preposizionale avversativa col significato di ‘anziché’, ‘invece di’:a pranzo preferisco un panino piuttosto che un pasto completo.”

(Photocredit copertina: Richards/Getty Images)

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