Nahed Hattar, lo scrittore cristiano ucciso da un imam per una vignetta sull’Islam

26/09/2016 di Redazione

Nahed Attar è stato ucciso per aver condiviso sui social media una vignetta ironica sui miliziani islamisti. Ad Amman, la capitale e la città più popolosa della Giordania, un altro orribile delitto a matrice religioso è stato commesso nei confronti di uno scrittore cristiano, che ha perso la vita per la colpa di aver ironizzato sulla religione musulmana.

L’ASSASSINIO DI NAHED ATTAR

Dalla strage di Charlie Hebdo alle proteste mortali in Libia contro le vignette su Maometto, sono ormai numerose le persone che hanno perso la vita per aver scherzato sull’Islam. Il conteggio delle vittime è stato aggiornato con la morte di Nahed Attar, uno scrittore giordano di religione cristiana. Attar è stato ucciso di fronte al palazzo di giustizia di Amman, dove si trovava per il processo intentato contro di lui per aver condiviso una caricatura che ironizzava sui fondamentalisti religiosi. Nella vignetta, pubblicata dallo scrittore sui suoi profili social, si vede un miliziano con la barba lunga a letto con due donne, mentre ordina a Dio di portargli del vino, e di bussare alla porta prima di entrare.

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L’ASSASSINO DI NAHED ATTAR

Nahed Attar è stato sottoposto a processo per aver condiviso la vignetta, giudicata offensiva nei confronti dell’Islam. Lo scrittore cristiano, noto attivista contro il fondamentalismo islamico, si era difeso rimarcando come la caricatura prendesse in giro i jihadisti, e non la religione musulmana. L’assassino di Nahed Attar è stato fermato subito dopo aver compiuto il delitto. Si tratterebbe di un imam, responsabile di una moschea nella capitale giordana. L’assassino era vestito col tradizionale abbigliamento che contraddistingue i salafiti, il termine che indica chi aderisce alla versione più conservatrice ed estrema dell’Islam.

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