Il nuovo avversario di Hillary Clinton, la polmonite

12/09/2016 di Andrea Mollica

La polmonite di Hillary Clinton rischia di cambiare la corsa verso la Casa Bianca. La malattia diagnostica nei giorni alla candidata democratica alle elezioni di Usa 2016 è stata evidenziata nel piccolo malore alla cerimonia per il quindicesimo anniversario dell’11 settembre. Hillary Clinton, dopo il ricovero, ha annullato un evento della sua campagna in California, mentre sui media americani si rincorrono già le voci di una sua possibile sostituzione.

LA POLMONITE DI HILLARY CLINTON

Hillary Clinton è una candidata piuttosto particolare. Benchè nessun candidato nella storia della elezioni americane abbia preso così tanti voti alle primarie presidenziali – nel 2008 aveva battuto nel voto popolare lo stesso vincitore Barack Obama – la sua impopolarità è proverbiale. Uno stato di salute incerto non rafforza certo alcun aspirante presidente, visto che da molto tempo ormai i leader dei principali Paesi puntano su immagini di forza e vigore fisico, dalla nuotata di Mao  nel fiume Yangtze alle photo opportunity in cui Putin esibisce i suoi muscoli da judoka. Dopo il malore osservato su tutti i media la campagna di Hillary Clinton ha diffuso la dichiarazione del suo medico, in cui è stata annunciata la polmonite che ha colpito la candidata da ormai diversi giorni.

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LA POLMONITE DI HILLARY CLINTON E LA CAMPAGNA DELLE ELEZIONI USA 2016

Diagnostica venerdì scorso, la polmonite di Hillary Clinton ha subito provocato un cambiamento della sua campagna elettorale. Dopo aver abbandonato la cerimonia in ricordo delle vittime dell’11 settembre, la candidata democratica ha disdetto un evento in California, e probabilmente altre iniziative saranno cancellate. La diffusione del video in cui si mostra la sua salute fragile ha evidenziato un’immagine di debolezza che inquieta i Democratici. Ogni discorso su un eventuale ritiro di Hillary Clinton è molto prematuro, però il Dnc potrebbe spingere la sua candidata verso il ritiro. Uno scenario al momento fantascientifico, che però è descritto in modo quasi frenetico da media anglosassoni. Difficile immaginare un impatto sui sondaggi, visto che quasi nessuno vota un presidente in base alle sue condizioni di salute, però l’immagine di Hillary Clinton sarà scossa dalla polmonite.

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LA MALATTIA DI HILLARY CLINTON E DONALD TRUMP

Hillary Clinton e Donald Trump sono due candidati piuttosto anziani. Nella storia recente degli Stati Uniti solo Ronald Reagan è diventato presidente a un’età vicina ai 70 anni. L’invecchiamento demografico della popolazione osservato negli ultimi decenni nei Paesi industrializzati ha reso il tema età meno sentito che in passato – Reagan sfruttò memorabilmente la sua anzianità per prendere in giro l’eventuale inesperienza di uno dei suoi avversai democratici, Walter Mondale, in una delle battute più famose di The Gipper-  ma qualche difficoltà è presente. Donald Trump ha una tale vigoria verbale, e una moglie assai più giovane di lui, da aver oscurato il tema anzianità. La polmonite di Hillary Clinton renderà invece più difficile per la candidata democratica superare uno scrutinio dei media che nelle prossime settimane potrebbe diventare ossessivo.

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