Cape Canaveral, esplode il razzo che avrebbe portato nello spazio il primo satellite di Facebook

01/09/2016 di Redazione

Questa mattina a Cape Canaveral (in Florida, Stati Uniti), dopo dopo le 9 locali, si è verificata un’esplosione sulla rampa di lancio del razzo Falcon 9 di Space X, società di proprietà del patron di Tesla Elon Musk (che sta tentando la strada dei viaggi spaziali commerciali). L’incidente si sarebbe verificato durante i test di routine che si fanno in vista del lancio, in programma per il 3 settembre. La notizia è stata diffusa dalla Nasa, l’agenzia spaziale americana, che ha anche fatto sapere che non ci sono feriti. Il razzo Falcon 9 sarebbe dovuto andare in orbita il 3 settembre portando il primo satellite di Facebook, per il programma che dovrebbe portare internet negli stati dell’Africa sub-sahariana.

 

Video:

   

ESPLODE RAZZO A CAPE CANAVERAL, NESSUN FERITO

L’incidente di oggi costringe ora il gruppo californiano guidato da Musk a posporre il lancio. Quello in orbita sarebbe stato il primo satellite del social network più diffuso. Facebook sta sviluppando un progetto per portare internet nelle aree più remote del mondo. SpaceX insieme a Blue Origin di Jeff Bezos (fondatore di Amazon) stanno cercando di cambiare il settore aerospaziale e di aprirlo maggiormente al capitale privato, dopo anni di quasi monopolio della Nasa.

 

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Come riportato dai media locali, l’esplosione è stata avvertita a chilometri di distanza con palazzi che hanno tremato, mentre una nuvola nera si levava in cielo. Il missile era senza equipaggio. I soccorritori subito si sono messi al lavoro per verificare la presenza di feriti.    

 

ESPLODE RAZZO A CAPE CANAVERAL, CAUSE

La società SpaceX ha fatto sapere che l’incidente di questa mattina a Cape Canaveral è stato causato da un’anomalia che ha portato alla perdita del veicolo e del carico che doveva trasportare. Tuttavia il gruppo californiano ha comunicato sapere che sono state rispettate tutte le procedure standard.

(Immagine di copertina: frame da video della Nasa)

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