Fertility Day, Renzi: «Non sapevo niente di questa campagna»

01/09/2016 di Redazione

Nell’intervista rilasciata stamattina a radio Rtl 102.5 il premier Matteo Renzi ha commentato anche l’iniziativa del Fertility Day promossa dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e in queste ore travolta dalle critiche. «Non conosco nessuno dei miei amici che fa un figlio perché vede un cartellone pubblicitario», ha detto il capo del governo.

 

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FERTILITY DAY, RENZI: «NON SAPEVO NIENTE DI QUESTA CAMPAGNA»

«Non sapevo niente di questa campagna, non l’ho neanche vista. Se vuoi creare una società che scommetta sul futuro e torni a fare figli devi intervenire sulle cose strutturali. La questione demografica esiste, ma la vera questione è un ragionamento complessivo», ha affermato ancora il presidente del Consiglio. «Le persone fanno figli se possono finalmente avere un lavoro a tempo indeterminato, investire su un mutuo, avere l’asilo nido sotto casa. Questa è la vera campagna. Abbiamo fatto anche interventi fiscali, ma servono le condizioni strutturali. Litigare su una campagna di comunicazione, non credo sia un tema», sottolinea il premier riferendosi all’iniziativa del Fertility Day.

FERTILITY DAY, LORENZIN: «NON SIA ARGOMENTO TABÚ»

Alle aspre critiche il ministro Lorenzin ha risposto in un’intervista alla Stampa. «Perché si possono fare campagne sul diabete o sul cancro, e sulla fertilità no?», ha chiesto parlando della sua iniziativa. «Mi sembra che questo sia un tema tabù. Ma non torneremo ai tempi di Lupo Alberto in cui non si poteva parlare di preservativi. Il 22 facciamo il Fertility Day e parleremo di sesso sicuro, di malattie, e anche di come fare se non si riesce ad avere figli». «Il tasso di infertilità in Italia – ha precisato ancora Lorenzin – è intorno al 30 per cento: il piano nazionale sulla fertilità fatto da esperti vuole preservare la possibilità di procreare». Il ministro non condivide il pensiero di chi, come lo scrittore Roberto Saviano, hanno trovato la campagna offensiva: «Si affronta il tema della salute riproduttiva, si fa prevenzione e si propongono percorsi terapeutici per chi ne ha bisogno. A chi polemizza dicendo che dovremmo occuparci di rendere accessibile la procreazione per le coppie sterili, faccio presente che ho inserito la fecondazione assistita tra i servizi gratuiti, così come gli screening».

(Foto di copertina: ANSA / MAURIZIO BRAMBATTI)

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