Per i migranti siamo nelle mani della Turchia di Erdorgan

09/08/2016 di Redazione

Se la Turchia dovesse congelare l’accordo con la Ue sarebbero circa tre milioni i migranti pronti a raggiungere il suolo europeo. E in Italia, in caso di banco saltato non c’è, finora, un piano B. Del caso ne parla Repubblica citando le preoccupazioni del Viminale.

Riporta Repubblica:

Solo i profughi siriani sono 2 milioni e 800 mila. Poi ci sono gli afgani e gli iracheni. Se davvero, come minaccia il presidente Erdogan, la Turchia dovesse congelare l’accordo con la Ue, ci sarebbero tre milioni di migranti pronti a trovare nuovi varchi nella rotta balcanica verso l’Europa. Al Viminale lo stato di allerta è massimo ma non c’è alcun piano “B” allo studio. «È una minaccia come altre — dice il prefetto Mario Morcone, direttore del Dipartimento Libertà civili e immigrazione — ma fino ad ora non è giunto alcun segnale. Il problema, per altro, eventualmente toccherebbe la Grecia ma l’accordo ha retto e dalla Turchia alla Grecia non è passato più praticamente nessuno. E poi c’è il piano con l’Albania: lì abbiamo i nostri uomini».

Da più di quattro mesi ormai funzionari del Viminale e uomini dell’intelligence lavorano a Tirana d’intesa con il governo albanese sia in chiave antiterrorismo che per far fronte ad un’eventuale apertura di una rotta adriatica che però fino ad ora i circa 50 mila migranti rimasti in Grecia non sembrano aver preso in considerazione. Collaborazione e anche finanziamento per l’apertura di due hotspot e per le operazioni di identificazione dei migranti e pattugliamenti misti. C’è invece una ripresa delle partenze dall’Egitto. «E questi sono grandi pescherecci che
portano 6-700 persone a volta — dice Morcone — è un fenomeno che sembra avere ripreso vigore nelle ultime settimane e con modalità nuove».

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L’ultimo sbarco di migranti partiti dall’Egitto ha raggiunto Pozzallo questa domenica dove la Squadra mobile ha fermato i cinque scafisti, tutti egiziani. La loro imbarcazione ha risalito le coste egiziane fino al confine con la Libia prendendo a bordo, in varie tappe, altri profughi. E sul piano accoglienza il Viminale interverrà con l’apertura di 35 nuovi centri per i minori, 24 già finanziati con fondi europei, gli altri 11 in piedi con fondi italiani per un impegno di spesa complessivo di più di 90 milioni di euro.

(in copertina foto Elif Ozturk / Anadolu Agency)

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