“Cambiate nome allo Jägermeister”

17/03/2012 di Redazione

Gli animalisti di Peta chiedono alla società che produce il popolare liquore un nuovo titolo sull’etichetta

Jägermeister è una bevanda alcolica molto venduta in tutto il mondo. L’amaro alle erbe è parecchio apprezzato in Italia, ed è diventato famoso grazie anche ad alcune fortunate campagne pubblicitarie che ne hanno accresciuto la visibilità. In tedesco Jägermeister significa guardiacaccia, e l’associazione animalista Peta vorrebbe che la società cambiasse nome al suo fortunato amaro, chiamandolo Waldmeister, che significa asperula, il nome di un’erba di bosco.

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SALVA GLI ANIMALI, BEVI WALDMEISTER – Secondo Peta il fatto che uno dei drink più amati in Germania si chiami guardiacaccia costituisce un modo per rendere più apprezzata socialmente la caccia agli animali. “L’attuale massacro di animali che avviene nelle foreste tedesche non ha nulla a che vedere con la protezione della natura o della fauna”. Ci sono persone che sostengono che la caccia serva per regolare lo sviluppo dei boschi o della vita animale, ma questa posizione è sempre più avversata, come rimarca Peta, e bisogna avviare campagne per sensibilizzare le persone a contrastare questa attività che uccide esseri viventi  per il semplice gusto del divertimento. Ecco perchè l’associazione ha chiesto a Mast – Jägermeister SE, la società che produce il fortunato liquore alle erbe, di cambiare il nome del suo prodotto più venduto.   “Jägermeister,  ovvero guardiacaccia, dà alla caccia un’immagine tutto sommato positivo, mentre ciò, sempre secondo Peta, non corrisponde  a verità. Ecco perchè chiamare l’amaro Waldmeister, asperula, un’erba di bosco potrebbe avere un’influenza positiva sui costumi sociali, senza impattare sulle vendite della bevanda alcolica”. Inoltre, sempre secondo Peta, i consumatori che odiano la caccia potrebbero rimanere affezionati al loro amaro reso antipatico da un nome così ostile.

“PER ORA ASPETTIAMO” – L’azienda che produce Jägermeister non ha finora risposto alle sollecitazioni dell’associazione animalista. Una sua manager, Andrea Ostheer, ha detto che la società sta valutando il da farsi, anche alla luce delle risposte che la sollecitazione di Peta susciterà. Finora Jägermeister ha mostrato numeri molto positivi. L’azienda ha venduto quasi 90 milioni di bottiglie nel 2011, generando così un fatturato record, cresciuto in modo molto forte rispetto all’anno precedente. Jägermeister viene venduto in tutto il mondo , ed una prestigiosa rivista di alcolici l’ha inserito al numero otto nella classifica dei migliori 100 drink al mondo.

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