Rio 2016, è tsunami azzurro: Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti oro e bronzo, primo e terzo nei 1500 stile libero! Impresa italiana!

14/08/2016 di Boris Sollazzo

GREGORIO PALTRINIERI –

3.57 – Detti commovente. “Da cinque anni, da quando ci alleniamo insiemme a Ostia, da quando siamo amici, sognamo questo podio. Greg è stato un campione, sono felice. Gli dedico la medaglia: a Paltrinieri, a me e a Stef”. Paltrinieri. “Mi sono tolto un peso: tutti davano per scontato questo oro, volevo solo uscire dalla vasca con il cuore e ce l’ho fatta. Ora vacanze! Gabriele è un grande ha fatto una gara pazzesca. E ora il record del mondo, so di valerlo”

3.27 – SIIIIIIIIII! PALTRINIERI ORO OLIMPICO, POCO SOPRA IL RECORD DEL MONDO CON 14’34” FA IL SUO PERSONALE, DETTI IN RECUPERO MERAVIGLIOSO E’ BRONZO! DOPPIETTA, E PER POCO GABRIELE NON RECUPERA ANCHE JAEGER! CHE MERAVIGLIA GRAZIE RAGAZZI!

3.24 – Che gara, che gara! A 1200 metri Paltrinieri quasi due secondi sotto il record del mondo. Jaeger prova a recuperare, ma Greg resiste. Detti attacca Wilimoski al terzo posto, eroico Gabriele!

3.22 – E’ pazzesca la gara di Paltrinieri, che nuota sulla linea del record del mondo. Mezza vasca indietro o quasi tutti gli altri. Da urlo.

3.19 – Ricordiamo che Gabriele Detti, più nelle retrovie, è in corsia 2, mentre il superfavorito Greg già spadroneggia in quarta. Speriamo Paltrinieri ne abbia fino alla fine!

3.17 – Forza Gregorio Paltrinieri, forza! Dopo neanche 2 minuti di gara, è già primo e stacca gli avversari. Che partenza!

3.11 14/08/2016 FINALE 1500 STILE LIBERO – Partita la finale, forza Gregorio e Gabriele!

20.34 – Grande prova dei nostri ragazzi: primo tempo per Paltrinieri, quinto per Detti in una batteria molto combattuta. Finiscono entrambi in finale e Detti conserva speranze di medaglia. Bravi ragazzi! E ora ci rivediamo sabato notte alle 3.11!

20.32 – Domani, in finale, partirà da corsia 4 Paltrinieri. Buono il crono: 14’44”51, anche se ampiamente sopra il suo personale.

20.29 – Paltrinieri ha dominato per 1450 metri. Francamente dopo due ore di batterie l’unico alla sua altezza sembra Jaeger che oggi nella prima metà gliel’ha fatta sudare la vittoria.

20.28 – Ottimo il crono: 12’45”72  ai 1300mt

20.26 – 1200 metri, Paltrinieri salvo schianti finali, è avviato a una vittoria sicura, senza forzare.

20.25 – Mentre Paltrinieri si avvia a vincere la sua batteria guardiamo la lista dei possibili qualificati e scopriamo che Sun Yang, crollato alla fine della batteria di Detti, è andato sopra i 15 minuti. Non andrà in finale.

20.23 – A circa due terzi di gara comincia a staccare gli altri Greg. Inesorabile, che dimostrazione di salute e forza!

20.22 – Nuota bene Greg e fa una gara controllata e sicura, ma è dura.

20.19 – Jaeger non molla, Greg Paltrinieri vorrebbe fare il vuoto ma non ce la fa.

20.16 – Non accelera però, Paltrinieri, continua la sua cavalcata con McLoughlin e Jaeger a un solo centesimo.

20.15 – Comincia già a dettare legge il Greg. Ai 200 è già primo. Anche se solo con un centesimo sull’israeliano.

20.14 – Gregorio Paltrinieri inizia diesel, ma in testa. Ai 100 una virata compassata lo fa rimanere al secondo posto. Ma a una dozzina di centesimi da McLoughlin.

20.09 – Chiude in recupero Gabriele Detti, terzo. La batteria vinta a 14.48 però non lo rende sicuro di una semifinale che però dovrebbe essere probabile. Bella gara dell’italiano. Buono il tempo di 14’48”68. Solo due secondi sopra il suo personale

20.07 – Wilimosky ormai è uscito allo scoperto, è primo con più di un secondo sugli altri. Joly anche, il francese, sta facendo un’ottima rimonta, è terzo.

20.05 – Ai 1000 metri escono in tanti, si crea il vuoto. Detti resiste ma soffre tra il quarto e il quinto posto. Non basta.

20.02 – A 750 metri, esattamente a metà gara, Detti di nuovo secondo e, sembra, in progressione. Cochrane non fa il vuoto, batteria davvero complessa.

20.01 – Horton, vincitore dei 400, comincia a recuperare. Detti un po’ staccato ma ancora in scia. Per la prima volta dall’inizio della batteria è fuori dai primi tre.

20.00 – Batteria pazzesca, tutti in meno di due secondi. Ora Detti è terzo, ma il distacco da Cochrane è lo stesso. Sun Y. secondo.

19.58 – Ancora secondo Gabriele Detti ai 300 metri, dimezza il distacco da Cochrane, ora solo due decimi.

19.57 – Ai 200 guadagna una posizione e 10 centesimi. Dai Gabriele!

19.56 – Dopo i primi 100 Gabriele Detti è terzo, a mezzo secondo dal primo. Buon ritmo del bronzo nei 400.

19.53 – Entra e si avvicina ai blocchi il nostro Gabriele Detti.

04.45 – Non ce la fa ad arrivare in finale neanche Piero Codia. Grande gara con 51”82, con un Phelps appena medagliato nei 200 misti (quarto oro olimpico consecutivo nella specialità) a finire davanti a lui tra due polacchi (attenzione: l’oro alla 16enne loro connazionale, Oleksiak, ci dice che è nata una stella). Sembra che il quarto posto possa bastare, ma la semifinale successiva scende sotto i 51 secondi e Codia finisce fuori, con l’undicesimo tempo.

04.30 – Che disdetta: Luca Dotto fa una splendida gara, si migliora di altri tre centesimi nei 50 stile libero, ma non c’è nulla da fare. Il sudafricano Tandy fa 21”80, Luca solo 4 centesimi in più. E’ il primo degli esclusi “brucia, ma sono soddisfatto, mi sono migliorato ancora. Voglio esserci a Tokyo, vedo gente in vasca che ha 35 anni, io nel 2020 ne avrò 30, quindi…”.

19.29 – Matteo Rivolta non ripete l’exploit di Codia, fa solo 52”67, anche perché sbaglia sia la partenza che la virata

19.27 – Che sorpresa! Piero Codia passa ai primi 50 dei 100 farfalla primo nella sua batteria, secondo alla fine in 51”72, a un paio di decimi dal suo personale. Ottime possibilità di passare il turno.

18.21 11/08/2016 BATTERIE 50 SL – Bravissimo Luca Dotto sui 50 stile libero, poi recupera. Va sotto i 22 secondi e il passaggio del turno sembra assicurato con il suo record personale. “Mi dispiace ancora per i 100, ci puntavo e con i tempi nuotati pochi mesi fa mi sarei giocato qualcosa di buono. Sono arrivato a Rio stanco, ho scoperto i miei limiti pur essendomi allenato al meglio. Sto bene di testa però e questo conta molto nella distanza breve” 19.38 – Pazzesco. Velocissima la seconda semifinale della 4×200 maschile, che vede sei nazioni su otto davanti, come tempi, ai nostri. E quei 4 centesimi di distanza dall’Olanda, sono i 4 centesimi che ci dividono dalla finale. 19.25 – Sette minuti, nove secondi, venti centesimi. Terzi alla fine di questa batteria, finale molto vicina. Ma bisogna aspettare la prossima. 19.24 – Gabriele Detti gira ai suoi 100 tre secondi dietro gli Stati Uniti, ma è terzo un centesimo dietro l’Olanda. 19.22 – Ai 550 metri Belotti fa un miracolo. Terzo ai suoi 150, addirittura secondo alla fine della sua frazione. 1.47”01, bravissimo! Ora Detti! 19.21 – Alex sotto gli 1’48”, siamo sesti. Ora Belotti che speriamo si sia ripreso dal brutto virus che l’ha indebolito e costretto a essere eliminato nella gara individuale. 19.20 – Di Giorgio lento, siamo quinti ora. Davanti tengono il passo Stati Uniti, Sudafrica e Francia. 19.18 – Andrea Mitchell D’Arrigo nella prima batteria è quarto, ottima prestazione. Forza ragazzi. 1.47”45 19.11 – Filippo Magnini subito fuori. 49 secondi e 40 centesimi, 37° tempo. Ora in vasca Pizzini per la rana. Terzo dopo i primi 50, quinto alla fine nei 200 rana. Daniel Gyurta, campione olimpico uscente, rimane fuori dalle semifinali, il nostro ranista con 2.11.26 finisce in semifinale con l’ultimo crono dei 16 qualificati. 20.05 – Sei centesimi. Il Belgio scende sotto il tempo dell’Italia, sono loro a finire da ottavi in finale, per soli sei centesimi. Grande delusione: Luca Leonardi si addossa la colpa per il suo 48 secondi e 7 decimi, ma tutta la staffetta non riesce a fare il suo meglio. Luca Dotto è durissimo “sapevamo di non essere da podio, i ragazzi hanno avuto un anno difficile e sfortunato. Io ho nuotato discretamente, ma potevo fare meglio, visti i miei tempi di stagione. Confido nella 4×100 rifondata del futuro con giovani molto promettenti. Ma questa ha dato molto, come il bronzo mondiale 2015 e argento nell’europeo del 2016. Ora devo pensare ai 100 individuali, sono molto carico per l’argento della mia fidanzata (Rossella Fiamingo), sono andato a vederla e sono felice e molto motivato, così come dal bellissimo bronzo di Gabriele (Detti – ndr)”. 19.58 – L’Italia prova a beffare all’ultimo la sorprendente squadra del Giappone. Ma rimane indietro 5 centesimi con 3’14”22, al quarto posto. Conteranno i centesimi, entreremo da ultimo tempo in finale, se ce la faremo. Pesa l’assenza di Magnini risparmiato per una finale che potrebbe non arrivare a questo punto. Hanno tutti nuotato discretamente, sui 48 secondi e mezzo, ma nessuno ha avuto il guizzo. 19.57 – Santucci bene, ma solo 48”42, ancora quarti. Rischiamo l’eliminazione. 19.56 STAFFETTA 4×100 STILE LIBERO – Italia quarta, Orsi fa 48 secondi e mezzo, non benissimo. Cambi al limite, entrambi a 0.00 19.55 STAFFETTA 4×100 STILE LIBERO – Partita la semifinale della staffetta! Luca Dotto passa veloce, Italia seconda, 48”51 per lui. 19.37 – Simone Sabbioni, uno dei pochi nuotatori che pensavamo potesse ambire a una finale, ottiene il 28° tempo alle batterie, nuota i 100 dorso in quasi 55 secondi. Eliminato senz’appello, fuori dalla vasca non trattiene l’emozione “Spero nella staffetta, qui non c’è solo la gara, l’Olimpiade è qualcosa di unico, non me ne voglio andare”. Ha perso in acqua, ha vinto fuori, con la voce spezzata e gli occhi lucidi. 18.28 – Belotti e D’Arrigo nelle batterie si difendono dignitosamente, ma non riescono a qualificarsi (salvo miracoli e tempi molto alti). Il primo paga la qualificazione all’ultimo alle Olimpiadi (a novembre si fratturò in maniera scomposta radio e ulna) e la malattia degli ultimi giorni che l’hanno costretto a prendere antibiotici. Terzo nella sua batteria con un tempo sopra il minuto e 48 secondi. Il secondo gira secondo ai 150 metri, poi scivola al quarto posto con un 1’47” abbondante. Dovranno dedicarsi alla staffetta, ora. 04.09 – A premiare Detti il presidente della federazione italiana, Barelli. Il nuoto italiano sembrava in crisi, il nuoto maschile sembrava condannato alla casella zero come spesso gli è successo in questi ultimi anni. E invece una giornata di eliminazioni anche inaspettate, ecco alla fine questo bronzo meraviglioso di Gabriele Detti!

04.04 – Premiazione dei 400 misti. Gabriele Detti è commosso, bacia la medaglia, forse pensa all’infezione alle vie urinarie che gli ha tolto i mondiali l’anno scorso, forse al 2003, quando un incidente rischiava di togliergli una gamba. Ma come ha detto lui a bordo vasca “forza, c’è ancora da buttare sangue, ci sono ancora due gare”. Una è il 1500 stile libero di Paltrinieri: sogna il colpaccio e la doppietta il ragazzo? 03.46 – Mark Horton. “E’ stata una gara pazzesca, sono riuscito ad affrontare il meglio di ciò che c’è nel mondo e ho prevalso, una gara incredibile e ora ho una voglia matta di giocarmela con Gregorio Paltrinieri. Greg negli ultimi due anni ha fatto progressi pazzeschi, sono molto felice anche per Gabriele Detti: la sua è stata una bellissima progressione”. 03.40 – Gariele Detti. “L’anno scorso, difficilissimo, mi ha permesso di diventare grande quest’anno. Questa è una rivincita per non essere riuscito a esserci ai mondiali, ho dimostrato chi sono. E’ stato bellissimo, non ci credevo”. 03.35 – GABRIELE DETTI BRONZO OLIMPICO! Che incredibile gara. Ultimo dopo due vasche. Poi settimo, poi sesto, sfrutta una gara lenta. Vede Sun Yang lasciare le retrovie ed andare a recuperare, ma anche Mark Horton prevalere. Lui invece recupera sopratttutto negli ultimi 100 arrivando a 9 centesimi dal primato italiano di Rosolino! E recupera con gli ultimi 100 metri da leggenda! 19.31 – Gabriele Detti va in finale nei 400 stile libero con il terzo tempo. Stanotte alle 3.30′ la finale 18.28 TURRINI E MARIN DICHIARAZIONI – Turrini: “Un disastro stamane. Non stavo male, è davvero inaspettata una prestazione così, non sono mai stato in gara. Ero tranquillo, nessuna paura o emozione. Al momento non so cosa dire”. Marin: “Sapevo come potevo nuotare, negli ultimi giorni sentivo che non ero al meglio. A Londra ero l’unico finalista europeo, qui ricordiamoci che sono il più “vecchio” degli iscritti alle gare. Venivo da due anni di cervello spento, a settembre ho deciso di volere questa Olimpiade e ce l’ho fatta. Mi dispiace solo che per il calendario mi è toccato rinunciare alla cerimonia d’apertura anche in questa mia quarta olimpiade. Io ho finito qua, ma sento buone sensazioni nella squadra” MARIN E TURRINI 18.24 – Niente da fare per gli azzurri, che arrivano a 4 minuti, 17 secondi e rotti, Turrini 3 secondi prima. Per Marin potevamo immaginarlo, Turrini sembrava molto più in forma. Un’uscita avvilente per due che potevano cercare la finale. Bravi Kupisz primo e Seto secondo MARIN E TURRINI 18.23 – Seto, il giapponese, non sembra perdere troppo neanche a rana. Turrini e Marin stanno già lasciando l’olimpiade. Sono settimo e ottavo. 18.22 – Marin ultimo, sembra già fuori dai giochi. Turrini gira sotto il minuto. Seto, il giapponese, è addirittura solo un secondo sopra il record del mondo. 18.21 – Marin e Turrini nelle retrovie nei 100 a farfalla, ma è nelle previsioni. Tutti lo vedono già con l’oro al collo. Da Malagò all’ultimo dei tifosi, quello di Greg Paltrinieri viene considerata come la medaglia più scontata. Perché da due anni è in una forma clamorosa, perché nel mezzofondo nel nuoto è ormai il re, perché non ha paura di nessuno, forte di un sorriso irresistibile e di una potenza in acqua clamorosa. Eppure per Gregorio Paltrinieri non sarà così facile, e lui lo sa, tanto che non correrà gli 800 stile libero e si dedicherà solo ai 1500 (come Detti che correrà quest’ultima distanza e i 400). I suoi avversari, oltre alla possibile sorpresa Detti, sono l’amico Mark Horton, con cui si messaggia spesso, e il punto interrogativo Sun Yang, reduce da una lunga squalifica per doping e che a Kazan ha evitato entrambi (e potrebbe, qui a Rio, scegliere il più libero 800 per non doversi scontrare con loro).

GREGORIO PALTRINIERI: A RIO 2016 PER L’ORO E PER IL RECORD –

Dovrà aspettare quasi una settimana il campione di Carpi per scendere in vasca nelle batterie dei 1500 stile libero, ovvero il 12 agosto. Lui, detentore del record mondiale in vasca corta e di quello europeo in vasca lunga e già due volte campione iridato ed europeo, non si preoccupa. Si allena, non si nasconde – “da Debrecen 2012 non ho mai sbagliato una gara d’estate” – e ha intenzione di mettere paura fin da subito ai suoi avversari. Non è uno che si risparmia, Greg, va forte fin dai primi turni: a Londra entrò con un gran tempo in finale, poi arrivò quinto. Eh già perché le Olimpiadi sono l’unico terreno che non ha visto germogliare medaglie per il nostro bello e impossibile da raggiungere. E’ ora, quindi, di togliere quella casella zero dal curriculum.

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GREGORIO PALTRINIERI, LE SUE MEDAGLIE – Gregorio Paltrinieri, come i veri campioni, è arrivato tra i più grandi, ancora andolescente. Aveva 16 anni quando al Sette Colli fece segnare il quarto tempo assoluto della sua distanza nell’all time italiano, una gara clamorosa con cui abbassò il suo personale, in un colpo solo, di 15 secondi. Da lì è stato un crescendo inarrestabile. Nel 2012 vince gli Europei a Debrecen nei 1500 e l’argento negli 800, mentre l’ânno dopo, a Barcellona, ottenne il bronzo iridato. Nel 2014 è doppia doppietta: oro europeo in entrambe le distanze, sia a Berlino che poi, solo nei 1500 a Doha e Kazan 2015, dove si laurea, in vasca corta e lunga rispettivamente, campione del mondo dei 1500 sl. Ora tocca alle Olimpiadi, a cui si prepara da due anni così tanto da aver rinunciato, almeno per adesso, alle 16 vasche, per dedicarsi alle 30. GREGORIO PALTRINIERI: CON LUI PER UNA MEDAGLIA GABRIELE DETTI, FILIPPO MAGNINI, LUCA MARIN, MARCO ORSI E LE STAFFETTE – La punta di diamante è Greg, ma tra i 18 atleti italiani maschi in vasca in questi giorni potrebbe esserci qualche sorpresa. Nella velocità la forma di Marco Orsi potrebbe servire per una medaglia soprattutto nelle staffette, così come l’esperienza e il talento del veterano Filippo Magnini. Entrambi, comunque, sognano il colpaccio anche a livello individuale. Nei 400 misti, forse una delle specialità più dure e tecniche degli sport acquatici sarà invece il “vecchio” Luca Marin a provare a dare una zampata delle sue. Sulle staffette, le medaglie rischiano di essere irraggiungibili, ma i nostri sono pronti a sfruttare errori e defaillance dei favoriti.

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