Siria: missile terra aria distrugge l’unico forno umanitario costruito con l’aiuto di donatori italiani | VIDEO

02/08/2016 di Stefania Carboni

Bastano pochi secondi. Basta un missile e si cancellano così anni di lavoro, una speranza e l’aiuto anche di tanti italiani. Un missile aria-terra di precisione ha mandato in cenere una panetteria e vite umane a Binnish, in Siria. Si trattava dell’unico forno “umanitario” del Paese che in 5 mesi ha dato a mangiare a oltre 6 mila persone. Quel sogno era stato reso possibile possibile grazie all’intervento di Amici dei Bambini, in partnership con l’Associazione Syrian Children Relief. Un video della telecamera di sorveglianza del forno ha ripreso le immagini degli ultimi secondi prima del bombardamento.

guarda il video:

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DUE PERSONE HANNO PERSO LA VITA NEL RAID AL FORNO UMANITARIO

Una normale giornata di lavoro. Una come tante altre in cui si è intenti nelle proprie mansioni: quelle di togliere le forme di pane appena sfornate dal nastro per metterli nei sacchi e distribuirle alle tante famiglie in attesa di quella pagnotta. Quel forno aveva compiuto appena un anno di vita. Era stato aperto nel gennaio 2015 e tutta la popolazione aveva festeggiato. A pochi chilometri dalla città di Idlib 600 famiglie tra le più bisognose potevano ottenere il pane e il resto della popolazione lo comprava a prezzi calmierati.
Ora quel forno, la cui gestione era affidata all’associazione locale di volontariato Goth, non c’è più: il 22 luglio un raid aereo lo ha reso gettando nuovamente la comunità nell’emergenza. Il forno, come si vede nel video, è stato colpito da un missile aria-terra di precisione, che ha danneggiato l’edificio ospitante e gran parte dei macchinari. Ben due persone dello staff che seguivano le attività di produzione e distribuzione del pane sono rimaste uccise nell’attacco, mentre altre sette sono rimaste ferite, due in modo critico. Lo stesso ex Capo Progetti e storico collaboratore di Ai.Bi. in Siria, tuttora coinvolto nella gestione del forno, si trovava nelle vicinanze al momento dell’esplosione e ha riportato, fortunatamente, solo ferite superficiali.

IL FORNO UMANITARIO E IL PROGETTO ANDATO IN FRANTUMI

«Durante l’intero arco del progetto, Ai.Bi. – spiega la onlus – ha fornito il supporto essenziale all’operatività della panetteria attraverso l’acquisto e la consegna della farina e dei relativi ingredienti necessari alla cottura del pane, nonché tramite la fornitura di gasolio per il funzionamento del generatore che alimenta i macchinari. In media, la produzione giornaliera si è assestata sulle due tonnellate».
Già all’avvio del progetto, per ragioni di sicurezza, Ai.Bi. e Syrian Children Relief si erano premurate di organizzare la consegna e la vendita del pane per punti di distribuzione, al fine di scongiurare pericolosi assembramenti di persone. Nonostante questo un missile ha comunque distrutto la città. Ai.Bi., spiegano, si è già mobilitata per denunciare quanto accaduto alla comunità umanitaria in Turchia e spera «di poter presto attivare i canali e la risorse utili per venire, ancora una volta, in soccorso alla martoriata popolazione di Binnish».

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