«Hanno fatto bene a tirare il secchio di letame su Enrico Rossi»

Enrico Rossi ha ricevuto una secchiata di letame mentre presentava, a la festa dell’Unità di San Miniato, il suo libro “Rivoluzione socialista”. Ad aggredirlo è stato un allevatore della zona per via  di una norma regionale che impone un limite al numero degli animali da macellare. L’imprenditore denunciato, secondo fonti regionali, lavora nella macellazione rituale (ebraica e musulmana) che segue dal 2012 un tetto massimo sul numero degli animali da abbattere.

Se conoscete un po’ come si svolge la macellazione rituale potete anche intuire facilmente il perché la Regione abbia posto dei limiti sulla macellazione. Quello che però spaventa di tutta questa vicenda è che, aldilà dell’attacco che ha subito Rossi,  le persone non hanno remora nell’appoggiare il gesto dell’allevatore. Lo giustificano senza conoscere tra l’altro le possibili cause che hanno portato a quell’azione.  Qui un esempio:

E vabbè per un po’ di m…a quanto ce la fai lunga pensa te a tutta quella che riceviamo noi operai nelle fabbriche dai vostri cari padroni da quando è stata cambiata la legge sul lavoro

guarda la gallery:  

(tutti gli altri commenti, qui: fonte)

In base a questi commenti, tanti, diventa giusto tirare un secchio di letame al politico di turno. Diventa giusto tirarlo perché è lui il responsabile di tutte le nostre disgrazie. Come se non fossimo noi i responsabili, col nostro voto e con le nostre decisioni, del nostro futuro. In rete vince ancora una volta l’antipolitica, quella che prende forca e bastone imitando una rivoluzione francese che non sappiamo neanche replicare. Vince la protesta malsana che non è costruzione ma aggressione delle persone che abbiamo scelto o che magari non abbiamo neanche votato (perché magari non votiamo da anni).

Siamo ciò che votiamo. Se tiriamo secchiate di letame a qualcuno probabilmente stiamo tirando secchiate a noi stessi. Anche perché, come sottolinea qualcuno «se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori».

Oggi la strada della pancia sembra quella più semplice. Non implica uno sforzo ulteriore, un mea culpa, una analisi critica per migliorare il mondo che ci circonda. Non implica riunioni fiume nelle sezioni di un partito ma solo la tastiera del pc. Come dice uno dei tanti commentatori al post di Rossi “merda chiama merda”. Ecco, premi invio e sei soddisfatto. Prendi un secchio di letame e diventerai un eroe.

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