Rifiuti Roma, manca un piano per uscire dall’emergenza. E torna l’incubo Malagrotta

27/07/2016 di Redazione

A Roma manca un piano per uscire dall’emergenza rifiuti. È quanto sostiene il Campidoglio accusando Ama, l’azienda che svolge il servizio di igiene urbana, di aver redatto solo una bozza di documento operativo. Ad attaccare i vertici della municipalizzata è stato in particolare l’assessore all’Ambiente Paola Muraro, che ha sottolineato come il piano di Ama presentato al comune non sia stato neanche firmato. Il documento operativo redatto sotto mia richiesta – ha spiegato in un post su Facebook – non è una documento ma una bozza, «nemmeno scritta su carta intestata dell’azienda e senza la firma del presidente Fortini ma di un direttore». «Cosa c’è di puntuale in questo atteggiamento? Parliamo – ha chiesto ancora Muraro – di una delle aziende capitoline più importanti e cruciali per Roma e questo è l’approccio a una situazione così complessa com’è quella dei rifiuti oggi in città?».

 

 

ASSESSORE ALL’AMBIENTE CONTRO IL PRESIDENTE DI AMA

La bozza di piano è stata redatta da un direttore Ama e due tecnici del dipartimento Ambiente. E sembra insufficiente per garantire una risoluzione in tempi brevi dei problemi della Capitale. Scrive Cecilia Gentile sulle pagine romane di Repubblica:

C’è scritto che entro la terza settimana di agosto le fosse degli impianti di trattamento meccanico biologico, quello di Rocca Cencia e quello sulla Salaria, saranno vuotati. Ma come? «Svuotamento possibile in considerazione dei nuovi affidamenti a seguito di gara pubblica con maggiori garanzie di efficienza», recita la bozza. Prima domanda: come si può pensare di espletare una gara di tale importanza in così pochi giorni? Capitolo ingombranti: dallo scorso 18 luglio è stato attivato il servizio di raccolta notturno (ma nessuno se ne è accorto), mentre si procederà all’aggiudicazione di altri cinque lotti della gara ingombranti. In sintesi: dal ripristino del corretto funzionamento dei due Tmb discenderanno a cascata il regolare svuotamento dei cassonetti, la regolare raccolta dei cartoni, il regolare spazzamento delle strade.

RAGGI DICE NO ALLA RIAPERTURA DELLA DISCARICA DI MALAGROTTA

E intanto ritorna l’incubo della riapertura della discarica di Malagrotta. Daniele Fortini ieri sul documento ha affermato: «È solo una bozza», «Dicono sempre che è colpa mia, stavolta mi sono tenuto fuori. Ho dato disposizioni che la bozza venisse inviata in maniera riservata ed esclusiva all’assessora, dopo che l’avrà divulgata la conoscerò anch’io». E su Malagrotta: «C’è il rischio che riapra». Subito è arrivata però una smentita del sindaco Virginia Raggi: «La riapertura di Malagrotta non è un’ipotesi che prenderemo mai in considerazione. Al contrario, andiamo avanti verso la bonifica, che Cerroni dovrà portare a compimento in tempi rapidi». Il patron Manlio Cerroni: «Quei 250mila metri cubi un tempo ancora disponibili ormai sono interrati, la discarica è stata ricoperta». Ma Cerroni sarebbe comunque pronto – precisa Repubblica – a far usare il suo tritovagliatore, come chiedono il sindaco Raggi e l’assessore Muraro.

(Foto: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

Share this article