Salone del Libro di Torino, il primo problema del sindaco Appendino

13/07/2016 di Redazione

Gli arresti di quattro dirigenti per gli appalti truccati al Salone del Libro di Torino e la precedente offensiva del comune di Milano, che vuole strappare al capoluogo milanese la sede di uno degli eventi culturali più importanti del nostro Paese, hanno spinto Chiara Appendino a intervenire. Il sindaco del M5S si è incontrata con il presidente della regione Sergio Chiamparino per condividere un percorso che salvaguardi il Salone torinese.

SALONE DEL LIBRO DI TORINO, QUATTRO ARRESTI

La magistratura ha emesso quattro misure cautelari nei confronti di un funzionario della Fondazione per il Libro, un dirigente di Gl Events, un dirigente di Lingotto Fiere, e un dirigente di Bologna Fiere, sottoposto agli arresti domiciliari, con l’accusati di turbativa d’asta. L’inchiesta della procura di Torino ritiene che sia stato alterato il bando triennale per l’assegnazione della gestione fieristica del Salone del Libro 2016, 2017 e 2018, indetto nel 2015. Il bando era stato vinto da GI Event, azienda che detiene gli spazi del Lingotto dove si è svolto il Salone. Un’inchiesta che ha accresciuto il problema del Salone del Libro per Torino. Nei giorni scorsi i media avevano descritto come l’Associazione degli editori italiani stesse pensando di organizzare una fiera alternativa a Milano. La perdita dell’evento culturale più importante per il capoluogo piemontese ha spinto però Chiara Appendino, il sindaco M5S eletto poche settimane fa, a incontrarsi con il presidente Chiamparino per evitare un simile scenario.

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SALONE DEL LIBRO, L’ACCORDO TRA CHIAMPARINO E APPENDINO

La Stampa di mercoledì 13 luglio 2016 evidenzia come Chiara Appendino deciderà di accettare le dimissioni del presidente della Fondazione che cura il Salone di Torino. Una novità nella strategia del sindaco, che finora aveva preferito un atteggiamento di attesa rispetto a questo tema. L’inchiesta e la possibile perdita dell’evento a favore di Milano hanno però consigliato un cambio all’esponente del M5S. Il principale quotidiano di Torino descrive un accordo tra Chiamparino e Appendino per tutelare il Salone del Libro, che in consiglio comunale era stata definito una perla dall’allora consigliere comunale dei 5 Stelle. Il sindaco e il presidente del Piemonte si incontreranno con i vertici degli editori italiani, per salvaguardare l’organizzazione della fiera.

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