Se in Italia si vota a scuola dove si vota negli altri paesi europei?

Da giovedì 2 giugno Festa della Repubblica a martedì 7 giugno, giorno dopo lo scrutinio elettorale, migliaia di scuole in Italia resteranno chiuse nei 1.351 comuni che affronteranno le elezioni amministrative. Non solo: domenica 19 ci saranno i ballottaggi e il 22 inizia la fase degli esami di Maturità. Questa serie di chiusure hanno scatenato una serie di polemiche. A Milano sia genitori che presidi avrebbero preferito le scuole aperte come invece  succede a Torino (dove si salta il ponte). Ma perché in Italia si vota a scuola? Dove vengono allestiti i seggi negli altri Paesi?

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IN INGHILTERRA SI VOTA PER STRADA, IN OLANDA DA STARBUCKS

In Inghilterra, per esempio, si vota di giovedì. Una tradizione, eccetto per il martedì del 27 ottobre 1931, perché il giovedì coincide con il giorno prima della busta paga settimanale. E sì, o perlomeno si scherza su: con la paga in mano si possono fare follie. Nel Regno Unito i seggi elettorali sono spesso allestiti per strada, in posti dove la gente solitamente passa per andare al lavoro. Gli espatriati possono votare solo se non sono stati assenti dal Regno Unito per più di 15 anni. E l’Olanda? In Olanda nel 2014 si è votato da Starbucks. La normativa consente di esercitare il diritto in qualunque seggio della città (e qualunque posto può quindi diventare un comodo seggio).

DOVE SI VOTA IN SPAGNA: IL MITO DELLA PAPELETA ELECTORAL

In Spagna per i deputati del Congreso c’è il sistema delle “papeletas electorales” prestampate. Anziché una scheda con tutti i simboli dei partiti l’elettore sceglie quella del partito che vuole votare e la inserisce nella busta apposita il “diputados” portandola al seggio e inserendola nell’urna. Si può scegliere la papeleta davanti a tutti o nelle cabine. Alcuni partiti inviano, nelle settimane precedenti al voto, la papeleta con la relativa busta. Morale della favola? Come spiega il sito Itagnol l’elettore si può recare al seggio con la busta già chiusa, in modo che nessuno veda quale partito ha scelto. Può pensarci a casa. Con calma.

SEGGI ELETTORALI: FRANCIA E GERMANIA SIMILI ALL’ITALIA

In Francia e in Germania si è un po’ più simili all’Italia. I seggi sono allestiti in uffici pubblici, ma anche piazze e scuole. In genere però le operazioni di voto si svolgono in un giorno solo (e festivo). Nei comuni tedeschi dal 1957 si può votare per lettera (“Briefwahl”). Il cittadino deve richiedere i documenti nel comune di residenza e in molte città è possibile farlo anche via Internet.

(in copertina foto di repertorio ANSA)

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