Matteo Renzi anticipa il congresso del Pd: «Nelle modalità che riterrete»

09/05/2016 di Redazione

Prima comunali e referendum poi congresso. Matteo Renzi apre così la direzione Pd. «Nelle modalità che riterrete – ha spiegato il presidente del Consiglio – a tesi o in altri modi, farlo durare tre mesi, sei mesi o un anno. Potrete scegliere l’arma con cui si gioca e ci potremo dire le cose in faccia: per me è fondamentale l’arma della franchezza».

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MATTEO RENZI CONTRO M5S: “NOI NON SIAMO A SUCCESSIONE DINASTICA”

Mettere da parte le polemiche. Il premier, dopo aver ricordato Aldo Moro e Peppino Impastato apre alla minoranza del partito: «Da qui ai prossimi cinque mesi è arrivato il momento di mettere al centro le istanze profonde della nostra gente. Il Pd per un mese dovrebbe prendersi la moratoria dell’insulto interno. Ad ogni modo noi siamo per il dibattito, io preferisco la discussione democratica interna. Altrimenti accade come la successione dinastica di padre in figlio del Movimento 5 Stelle all’indomani della morte di Casaleggio». Il premier ha poi attaccato il Movimento 5 stelle. «Ci auguriamo – ha detto Renzi – che anche altri trovino lo spazio per sostituire la fatica della democrazia alla comodità della dinastia, come accaduto nel principale partito dell’opposizione». «Sento dire: che la fate a fare la Direzione, non c’è molto da litigare… Ma i partiti si riuniscono, dialogano anche quanto non c’è qualcosa di cui discutere. Sarebbe bello che lo facessero anche altri».

MATTEO RENZI GARANTISTA SU FILIPPO NOGARIN

Renzi ha commentato la vicenda del sindaco M5S Filippo Nogarin, indagato nel caso Aamps per bancarotta fraudolenta. «Noi siamo genuinamente garantisti – ha aggiunto – non chiediamo le dimissioni del sindaco di Livorno. È insopportabile essere garantisti con gli amici e giustizialisti con i nemici».

(foto copertina Ansa/Unitàtv)

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