Pino Maniaci, parla Antonio Ingroia: «L’estorsione? Era pubblicità»

06/05/2016 di Redazione

Pino Maniaci, parla Antonio Ingroia, ex procuratore aggiunto di Palermo e oggi avvocato del direttore di Telejato, indagato per estorsione con l’accusa di aver ricattato due sindaci della sua zona promettendo di non attaccarli attraverso la sua tv. Per questo il Gip ha deciso per il divieto di dimora per il giornalista, allontanato dalle province di Trapani e Palermo. Una mossa sbagliata secondo Antonio Ingroia, su un input sbagliato dei magistrati.

PINO MANIACI, PARLA ANTONIO INGROIA: «RIVENDICO IL DIRITTO DI CRITICA»

Il legale di Pino Maniaci punta il dito appunto contro i magistrati responsabili del provvedimenti, gli stessi che lavorarono con lui al processo sulla trattativa Stato-Mafia: Vittorio Teresi, subentrato ad Antonio Ingroia come coordinatore del pool, e Roberto Tartaglia:

«Rivendico il diritto di critica per le iniziative che reputo sbagliate. E secondo me i miei ex colleghi si sono lasciati convincere da un’indagine dei carabinieri che a me pare poco convincente»

PINO MANIACI: «RIMANE DA CAPIRE COSA CI SIA NELL’INDAGINE»

Antonio Ingroia, intervistato da La Stampa, ritiene che la posizione di Pino Maniaci nonostante quanto emerso sui giornali sia tutto fuorché disperata:

«Macché. A parte il gossip, penalmente non rilevante, e le chiacchiere dello stesso giornalista – che poi bisogna vedere quanto siano fondate – rimane da capire cosa ci sia, realmente, nell’indagine»

PINO MANIACI: «TELEJATO HA CAMBIATO LINEA?»

Per Antonio Ingroia esiste una spiegazione ai video in ci si vede uno dei due sindaci contare i soldi da dare a Pino Maniaci, un gesto che da solo non basta secondo l’ex magistrato a dimostrare l’estorsione:

«Ma si trattava della riscossione di diritti pubblicitari. È un’estorsione, questa? Al di là delle parole in libertà, ha sortito qualche effetto concreto, ciò che diceva Maniaci? Ha cambiato linea, Telejato? È questo che dovrebbero dimostrare i pm. Tra il dire e il fare…la Procura deve portare le prove che Maniaci abbia cambiato il taglio delle sue inchieste giornalistiche, per effetto delle presunte dazioni. E questo non risulta affatto». Il procuratore Lo Voi e l’aggiunto Teresi parlano di strumentalizzazione dell’antimafia. «Non esiste nel codice penale, non c’è un reato con questo nome. I magistrati devono accertare reati, non strumentalizzazioni, vere o presunte».

PINO MANIACI: «ERA DIVENTATO UN MITO»

La vicenda di Pino Maniaci ha provocato molte delusioni, non del tutto giustificate secondo Antonio Ingroia:

«Le delusioni si creano quando ci sono le illusioni. Pino Maniaci era diventato un mito…Era, è un giornalista coraggioso ed esuberante. E amava menare vanto delle sue relazioni importanti, nell’ambito di sue relazioni personali e private. Claudio Fava prima lo incensava come simbolo dell’antimafia. A me non è capitato di santificarlo prima né di crocifiggerlo adesso»

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