Fortuna, la mamma parla di Raimondo Caputo: «Ho sempre sospettato di lui»

30/04/2016 di Redazione

C’è la svolta nel caso dell’omicidio di Fortuna Loffredo, la bambina di Caivano che due anni fa è morta dopo essere precipitata dal balcone del palazzo dove viveva. Per la sua morte è stato fermato Raimondo Caputo, compagno di una vicina di casa di Fortuna, il presunto “orco” che avrebbe abusato di Fortuna e di altre bambine e che poi avrebbe scaraventato la piccola dall’ottavo piano. Fondamentale la testimonianza di Anna, un’amichetta di Fortuna che sarebbe stata al corrente di quanto accadeva e che sarebbe stata lei stessa vittima di violenze.

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FORTUNA LOFFREDO, LA MAMMA: «HO SEMPRE SOSPETTATO DI LUI»

All’indomani del fermo di Raimondo Caputo parla anche la madre di Fortuna Loffredo, Mimma Guardato, che in un’intervista a Daniela De Crescenzo per Il Tempo dice di aver da sempre avuto sospetti su Caputo:

Dal primo giorno ho sempre sospettato di lui, perché mia figlia è scomparsa dalla sua casa. Quel giorno Chicca era salito al settimo piano con la sua amichetta, la figlia della compagna di Caputo, Marianna, e non è mai tornata indietro.
Lei conosceva quell’uomo?
No, frequentavo solo Marianna. Le nostre figlie erano amiche, stavano sempre insieme. Di lei mi fidavo. Ma sbagliavo.

FORTUNA LOFFREDO, LA MAMMA: «SE L’AVESSI SAPUTO GLI AVREI TAGLIATO LA TESTA»

Mimma Caputo dice di non aver mai avuto sospetti che la piccola Fortuna subisse violenze:

Era una bambina allegra, non mi ha mai raccontato nulla di allarmante. Se l’avesse fatto l’avrei salvata. Se avessi saputo qualcosa, a quell’uomo avrei tagliato la testa dal collo al momento opportuno.

FORTUNA LOFFREDO, LA MAMMA: «L’ERGASTOLO CE L’HO IO»

E il fatto che il presunto “orco” che ha ucciso sua figlia sarà punito non è di alcun sollievo per la mamma di Fortuna:

Lui e la sua compagna andranno in galera, ma l’ergastolo ce l’ho io che ho perso mia figlia e non la rivedrò mai più. Devono pagare, devono marcire in carcere, ma il dolore di una mamma non sarà mai uguale alla loro pena.

(Photocredit copertina: ANSA / CIRO FUSCO)

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