Le nomine del governo: chi sono i nuovi capi di Polizia, Gdf, Marina e 007

30/04/2016 di Redazione

Il governo ieri ha varato le nomine dei massimi vertici della sicurezza e delle forze dell’ordine, un giro di poltrone di 18 prefetti e uno spostamento di 20 ambasciatori. Si tratta di un valzer di oltre 45 nomi. Il nuovo capo della Polizia sarà Franco Gabrielli, mentre Alessandro Pansa passa alla guida del Dis, il coordinamento dei servizi segreti. Scrive oggi Virginia Piccolillo sul Corriere della Sera:

Alessandro Pansa, attuale capo della polizia, prende il posto di Giampiero Massolo alla guida del Dis, il coordinamento dell’intelligence. Al suo posto andrà il prefetto di Roma, Franco Gabrielli. All’Aisi, servizio segreto interno, Mario Parente, ex capo del Ros, prenderà il posto di Arturo Esposito. Alla guida della Guardia di Finanza, al posto del pensionando Saverio Capolupo, andrà il generale Giorgio Toschi, attuale numero due delle Fiamme Gialle.
Dopo il terremoto dell’inchiesta di Potenza, in cui è indagato, lascia il capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio De Giorgi. Al suo posto arriva l’ammiraglio Valter Girardelli, attuale capo di gabinetto del ministro della Difesa. Renzi ha ringraziato De Giorgi per la sua «straordinaria carriera», alla quale «nessun tipo di polemica può togliere qualcosa». Il generale dell’Esercito Carmine Masiello è il nuovo consigliere militare di Palazzo Chigi. Mentre Vittorio Rizzi, da responsabile della sicurezza di Palazzo Chigi, diventa il capo dell’Anticrimine.

È stato rinviato ulteriormente l’arrivo a Palazzo Chigi dell’imprenditore Marco Carrai, vicino al premier. Si era parlato di lui come consulente per la cyber sicurezza, ma potrebbe diventare uno dei consiglieri di Matteo Renzi. Qualche polemica potrebbe però suscitare – lo ricorda Carlo Bonini su Repubblica – la nomina di Toschi per il rapporto tra il generale e il presidente del Consiglio nella sua lunga stagione in Toscana e per i legami con ufficiali travolti dalle inchieste della procura di Napoli, come Adinolfi e Bardi.

(Foto di copertina: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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