Gloria Rosboch fu picchiata prima di essere strangolata

29/04/2016 di Alessio Barbati

Gloria Rosboch è stata picchiata prima di essere uccisa. Un pugno, forse uno schiaffo “tra la radice del naso e la palpebra destra” ha provocato “modeste lesioni da corpo contundente”. Sono le ultime novità dell’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Testi sul corpo della professoressa di Castellamonte. Sulla causa della morte non ci sono dubbi: “L’aggressione è avvenuta cingendo il collo della donna con un laccio. E il suo aggressore era posto alle sue spalle”. Tutto coincide con le dichiarazioni degli assassini che hanno confessato lo strangolamento di Gloria Rosboch nell’auto di Roberto Obert accusandosi l’un l’altro. L’autopsia non può aiutare in tal senso ma il livido rinvenuto sulla gamba destra può suggerire due ipotesi, che Repubblica ha sintetizzato così.

Secondo Testi, Gloria potrebbe esserselo provocato sbattendo contro la parte inferiore del cruscotto “mentre si dibatteva”. Oppure, “logica “alternativa”, può essere che sia stata determinata “nel tentativo di immobilizzare la donna da parte da un soggetto diverso da chi ha operato lo strangolamento”. Strano comunque che i lividi siano tutti nella parte destra del corpo. Chi le ha stretto il collo ha esercitato «una violenta compressione » che ha portato anche alla frattura dell’osso ioide, segno che lo strangolamento è avvenuto “dall’avanti all’indietro, e dal basso in alto”. Dopo essere stata uccisa, Gloria è stata trascinata su una superficie sporca, prima di essere gettata nella cisterna.

Le lesioni post mortem sulle ginocchia confermerebbero che la Rosboch fosse già morta quando venne gettata in acqua. Se non è ancora chiara l’ora del decesso l’autopsia ha confermato che “le straordinarie condizioni di conservazione del corpo sono compatibili con una morte avvenuta immediatamente dopo la sparizione, il 13 gennaio”.

Share this article