Elezioni a Roma, Raggi e Giachetti litigano sull’assenteismo alla Camera

24/04/2016 di Redazione

In campagna elettorale si susseguono i botta e risposta al vetriolo tra candidati. E le Elezioni Amministrative 2016 a Roma non fanno certamente eccezione. Virginia Raggi e Roberto Giachetti sono stati protagonisti di un aspro scambio di battute sul numero di assenze e presenze del deputato Pd alla Camera.

ELEZIONI A ROMA, TRA RAGGI E GIACHETTI SCONTRO SULL’ASSENTEISMO

«Giachetti chi? – è stata l’accusa della candidata del Movimento 5 Stelle al vicpepresidente dell’assemblea di Montecitorio in corsa per il Campidoglio – Quello che prende 20.000 euro per fare il vicepresidente della Camera e si permette di essere assente a oltre il 60% delle sedute per fare campagna elettorale con i soldi nostri, visto che noi lo paghiamo per fare il vicepresidente?». La replica non si è fatta attendere. Ne parla Mauro Favale su Repubblica:

Un’accusa alla quale Giachetti risponde dando della «bugiarda» alla candidata M5S: «Raggi dice bugie ai romani. Un pessimo biglietto da visita», scrive su Twitter, allegando lo schema delle presenze a Montecitorio rilevate da Openpolis aggiornate al 21 aprile: in 16.733 votazioni, presenze 87.56%, assenze 6.51%, missioni 5.93%, questo il “curriculum” di Giachetti. Controreplica la Raggi: «Giachetti cita la mia stessa fonte, Openpolis. Ma stia sereno, la Meloni fa peggio». Anche la Raggi allega un articolo dal sito Openpolis, secondo cui Giachetti avrebbe fatto registrare «un’impennata di defezioni, dal 3,64% al 57,41%». La polemica, però, monta. Il Pd inventa l’hashtag #raggiri e accusa la candidata di aver totalizzato «solo il 23,9% di presenze in Aula Giulio Cesare durante votazioni e mozioni». E non solo. A dare della «bugiarda» alla Raggi c’è anche da Ileana Argentin, deputata Pd. Il tema sono i fondi per la disabilità: «I dem li bloccarono», afferma la candidata M5S. «Fu il Pd a far approvare in giunta il “piano di eliminazione delle barriere architettoniche”. Questa disgustosa mistificazione restituisce l’immagine di una candidata a corto di idee».

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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