«Massimo tre giorni e mi deve far uscire, c’ho da fare. Ho solo sparato a mia moglie»

23/04/2016 di Redazione

«Massimo tre giorni e mi deve far uscire, c’ho da fare. Ho solo sparato a mia moglie». Questa la frase che, secondo il Messaggero, Augusto N avrebbe detto al suo avvocato dopo aver ucciso la moglie in un bar di via di lunghezz con quattro colpi di pistola. Oggi il quotidiano romani intervista il figlio della coppia, 17enne

L’INTERVISTA AL FIGLIO

Un ragazzo che del padre non ha un solo ricordo bello, d’amore

Ma chi era Augusto Nuccetelli, è sempre stato il carnefice arrivato a uccidere Assunta Finizio?

«Se aveva un problema lui si sfogava su di noi, mamma sopportava per me, diceva che ero piccolo. Da 3 anni beveva di brutto, era sempre ubriaco, andava dietro alle donne, stava da tempo con una giovane albanese, le liti erano aumentate».

E poi il racconto di quel giorno

Quel giorno che è successo? «Le ha sfilato il telefono dalla borsa mentre lei mi preparava un panino. Più tardi ha chiamato per dirle che aveva lasciato il cellulare, che ci potevamo vedere in un bar di Lunghezza, voleva che andassi anche io, ma io sono rimasto con nonna. Le ha detto: “Se non ritornate a casa vi ammazzo, prima a tuo figlio e poi a te”. E lei: “Tu non sei così uomo da fare una cosa del genere”, lui si è alzato per andarsene, si è girato e iniziato a sparare. Insieme a mia madre è morto pure lui per me».

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