La commovente fila per donare il midollo al compagno di scuola malato di leucemia

08/04/2016 di Redazione

Una provincia intera mobilitata per aiutare un ragazzo affetto di leucemia. Sta accadendo in Piemonte ad Alba, provincia di Cuneo. Uno studente del liceo scientifico «Leonardo Cocito» si è ammalato improvvisamente. Il Presidente a quel punto ha riunito i rappresentanti d’istituto invitandoli a lanciare un appello per trovare la più presto un donatore.

Leucemia

LEUCEMIA, L’APPELLO DALLA SCUOLA ALLA PROVINCIA

La solidarietà è partita dai banchi di scuola per arrivare in tutta la provincia di Cuneo: «Andrea, uno dei nostri ragazzi di quarta, sta male, ha la leucemia. Non c’è tempo da perdere, bisogna diffondere quanto più possibile un appello per cercare un donatore di midollo compatibile». I giovani, racconta La Stampa,

«digitano sulla tastiera. Facebook, il sito web e il blog del liceo. Un testo che compare anche nelle bacheche degli altri istituti e in poche ore viaggia sulle chat di Whatsapp di tutto l’Albese. «Uno studente della nostra scuola è affetto da una grave malattia emopoietica. Ciò comporta una defezione a livello cellulare con rischi elevati verso infezioni, setticemie e malattie con decorso quasi sempre mortale. Tutti noi possiamo provare a dargli una mano, come solo la comunità del “Cocito” sa fare. L’aiuto più concreto è la donazione del midollo osseo: occorre sottoporsi a un test preliminare veloce e non invasivo, tramite tampone salivare»

Da quel momento è un attimo. Anche i genitori del 18enne lanciano un appello e da lì parte la mobilitazione. Andrea, 18 anni, dall’ospedale di Cuneo mostra la sua incredulità:

«Non me l’aspettavo. Sono davvero commosso. Pensare che mi stanno sostenendo i compagni e addirittura l’intera città mi mette forza e coraggio. Non vedo l’ora di incontrarli e ringraziarli»

LEUCEMIA, LA COMPATIBILITÀ? UNA SU 100.000

Uno dei ragazzi della scuola, Alessandro Tomassetti, rappresentante degli studenti, ha raccontato com’è nata la mobilitazione:

«Il preside ci ha detto che era una cosa urgente e così non ci abbiamo pensato su un attimo Andrea è un nostro compagno, un ragazzo che da quattro anni incrociamo tutti i giorni nei corridoi. Impossibile non sentirci coinvolti»

Federico Sordo, altro rappresentante d’Istituto, ricorda però che la ricerca è molto meno semplice di quanto possa sembrare. Si perché per legge il donatore di midollo osseo deve avere un’età compresa tra 18 e 35 anni:

«La probabilità di trovare un midollo osseo compatibile con quello del nostro compagno è molto bassa, una su centomila. Più grande è il campione, più possibilità abbiamo»

 

La dottoressa Milena Bernardi dell’Admo specifica che la mobilitazione non aiuta solo il diciottenne protagonista suo malgrado di questa storia:

«Non sarà specifico per il caso di Andrea. Chi decide di effettuarlo entra in una banca dati di possibili donatori che opera a livello mondiale. Ma mobilitazioni come questa sono davvero preziose per diffondere una cultura della donazione»

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