Referendum trivelle, Emiliano: «Se si vota è colpa del governo. Non è partita tra me e Renzi» | VIDEO

04/04/2016 di Alberto Sofia

Michele Emiliano: «Se si vota il referendum è colpa del governo»

Dallo scontro in Direzione Pd, fino alle accuse replicate all’uscita del vertice del parlamentino dem. «Se andiamo a votare per il referendum sulle trivelle la responsabilità è del governo che ha insistito nell’eliminare il termine massimo delle autorizzazioni: non esistono concessioni senza termini». L’attacco frontale a Matteo Renzi arriva da Michele Emiliano. Il governatore pugliese ha votato contro la relazione del segretario (insieme ad altri 12 dem, compresi i leader della minoranza Roberto Speranza e Gianni Cuperlo, ndr). Per poi lanciare un appello a «tutti gli italiani e in particolare i militanti del Pd a votare Si al referendum», contro la linea dei vertici renziani sull’astensione alla consultazione popolare del 17 aprile sulle trivelle.

Guarda l’intervista a Michele Emiliano, governatore dem della Puglia

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MICHELE EMILIANO: «LE PAROLE DI RENZI? LIBERO DI PENSARE COME CREDE. NON È PARTITA TRA ME E LUI»

Parole che seguono il botta e risposta in direzione Pd, quando era stato lo stesso Matteo Renzi a replicare stizzito contro il governatore pugliese. Tanto da bollare le sue parole come «un po’ volgari e fuori luogo»: «’Venditore di pentole’ o ‘servo delle lobby’? Non sono da te. Michele tu devi recuperare il senso di appartenenza a una comunità noi ti vogliamo bene».

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Ma ai microfoni di Giornalettismo, il governatore della Puglia ha smentito chi interpreta la sua battaglia sulle trivelle come una partita politica tra lui e il premier-segretario, anche in vista del Congresso Pd 2017. «Chi lo pensa si sbaglia. Voglio portare a termine il mio mandato».

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