Elezioni Roma 2016 | Troppi candidati a sinistra, il Pd teme l’effetto destra

Troppi candidati a sinistra, si teme l’effetto destra: le Elezioni Roma 2016 sono caratterizzate infatti sul lato conservatore da una proliferazione di candidati, con Giorgia Meloni, Guido Bertolaso e Alfio Marchini per ora ancora in campo. E a sinistra del Partito Democratico che schiera Roberto Giachetti candidato sindaco per ora c’è Stefano Fassina: si attendono le mosse di Ignazio Marino, il sindaco chirurgo che presenterà in settimana il suo “Un Marziano a Roma”, libro-memoria sui due anni di amministrazione in Campidoglio. Mosse a sinistra che impensieriscono un Partito Democratico pronto ad una campagna elettorale ruggente.

ELEZIONI ROMA 2016 | TROPPI CANDIDATI A SINISTRA, IL PD TEME IGNAZIO MARINO

Il Messaggero nella cronaca di Roma racconta la situazione.

Nel suo entourage si dicono pronti a dare «la spinta decisiva verso le elezioni». Dopo aver visto il Pd sull’orlo del baratro, poche settimane fa, adesso nello staff di Roberto Giachetti – che  ha passato le festività pasquali ad analizzare la situazione – filtra ottimismo, nonostante le difficoltà nella composizione delle liste e le polemiche interne sull’andamento lento di una campagna che, a parte la fugace fiammata delle primarie, sembra sempre più improntata all’undestatement. I sondaggi sono in lieve miglioramento, tanto da rendere sempre più concreta l’ipotesi di un ballottaggio con Virginia Raggi. Anzi, nell’ultima rivelazione pubblicata dall’Huffington Post il candidato dem, per la prima volta, avrebbe addirittura scavalcato la competitor targata Cinque Stelle. Adesso, nel Partito Democratico, l’unico timore è evitare una situazione simile a quella che sta riducendo al lumicino le possibilità di vittoria del centrodestra: la moltiplicazione delle candidature. Per questo si attendono le ultime mosse sul fianco sinistro della ex coalizione.

 

Giovedì alla Feltrinelli di via Appia Ignazio Marino presenterà “un marziano a Roma”.

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La presenza, tutta da definire, nello scenario politico dell’ex sindaco della capitale sembra porre un problema innanzitutto all’ala sinistra della coalizione: l’asse con Stefano Fassina è da tempo rovinato, e così è Sinistra Italiana ad avere a cuore il fatto che l’ex senatore democratico si tenga ai margini; interesse condiviso dal Partito Democratico al quale Marino potrebbe rubare qualche voto prezioso.

Stefano Fassina, anch’egli rinfrancato dagli ultimi sondaggi, non ha alcuna voglia di cedere il passo al chirurgo: «È evidente che se ci fosse un ingresso in campo a questo punto senza coordinamento credo che non farebbe bene a nessun progetto, neanche quello di Ignazio Marino», ha detto nei giorni scorsi il l eader di Sinistra Italiana, che nel prossimo fine settimana organizzerà cento banchetti in città, per presentare candidatura e programma ai romani. In caso di discesa in campo dell’ex sindaco, quindi, Sel si spaccherebbe, e anche a sinistra si realizzerebbe la moltiplicazione dei candidati. In caso contrario non ci sarebbe tempo per sondare nuove soluzioni, visto anche il «no grazie» più volte pronunciato da Massimo Bray, e tutto il partito vendoliano dovrebbe convergere, con più o meno entusiasmo, su Fassina.

Intanto, si definisce il quadro delle liste che dovrebbero sostenere la corsa di Roberto Giachetti per il Campidoglio. Ci sarà chiaramente il Partito Democratico, Scelta Civica, una civica per Giachetti, una lista composta da Umberto Croppi e dalla fazione socialista (con Svetlana Celli, già lista civica per Ignazio Marino) e una lista radicale che dovrebbe comprendere anche l’ex consigliere Riccardo Magi, presidente dei Radicali Italiani.

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