Cosa c’entrano ictus e infarto con l’ora legale?

25/03/2016 di Redazione

Quest’anno il ritorno all’ora legale ci farà meno male. Lo spostamento delle lancette dell’orologio in avanti di un’ora si preannuncia meno faticoso perché avremo un giorno in più di tempo per riadattarci al nuovo orario. Il passaggio all’ora lega avverrà, come sempre, nella notte tra sabato e domenica, ma stavolta essendo la domenica il giorno di Pasqua in molti, quasi tutti, avremo a disposizione anche lunedì per poter recuperare.

ORA LEGALE, I RISCHI PER LA SALUTE

Come affermano diversi studi, normalmente il ritorno all’ora legale (in Italia in uso fin dagli anni ’60) può provocare un aumento degli infarti e degli ictus, oltre che dei disturbi del sonno. «L’inizio dell’ora legale – spiegano ad esempio i ricercatori de Karolinska Institut di Stoccolma – sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione». Un’analisi della American Academy of Neurology, invece, ha dimostrato che gli effetti sull’orologio biologico del cambio dell’ora aumentano del 25% il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20% negli over 65. Altri effetti negativi sono stati poi trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro.

ORA LEGALE, I VANTAGGI PER LA SALUTE

Fortunatamente però non mancano dei lati positivi per la salute. Da diversi studi è emerso che la possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio aiuta a combattere l’obesità infantile. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research, infine, la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali.

(Foto di copertina da archivio Ansa)

Share this article