Guido Bertolaso: «A Roma possibile convegere su Alfio Marchini»

25/03/2016 di Redazione

Guido Bertolaso è pronto al passo indietro nelle elezioni di Roma 2016. A patto però che il centrodestra converga su Alfio Marchini. L’ex numero uno della Protezione Civile, intervistato dal Corriere della Sera, non usa mezzi termini nella sua apertura nei confronti dell’imprenditore:  «Alfio Marchini. Mi pare un candidato simile a me, un candidato civico, che in questi ultimi anni, a Roma, ha fatto un’opposizione concreta dimostrando di essere libero». E sui Cinque Stelle: «Su molti temi, come la legalità, devono avere voce in capitolo. Ma non hanno alcuna esperienza per amministrare il Campidoglio. Non sono pronti».

GUIDO BERTOLASO: «SI A MARCHINI SE SI DIMOSTRASSE DI NON POTER ANDARE AL BALLOTTAGGIO»

Guido Bertolaso, intervistato da Tommaso Labate, conferma che resta in corsa per il Campidoglio. Allo stesso tempo però, qualora si sapesse che non si può raggiungere il ballottaggio, la strategia potrebbe cambiare. E qui entra in gioco il nome di Marchini:

«Fino a che ci sono le condizioni per andare avanti, è ovvio che non mi ritirerò. Però non sono certo il tipo a cui piace andare a sbattere contro un muro. Di conseguenza, se nel corso delle settimane si dimostrasse l’impossibilità di arrivare al ballottaggio, si potrebbe trovare una convergenza con un candidato che abbia le mie stesse caratteristiche “civiche”. È l’unico candidato che mi somiglia. È stato in consiglio comunale negli ultimi tre anni, dimostrando di essere molto attento alla città. E poi, a prescindere dalle chiacchiere sulle idee della sua famiglia, è sempre stato al di fuori delle logiche della politica e dei partiti. Lo stimo moltissimo»

 

LEGGI ANCHE: Elezioni Roma 2016: quando e come si vota per il sindaco alle Comunali

GUIDO BERTOLASO: «IO CITY MANAGER DI MARCHINI? NO»

Guido Bertolaso prima di aprire all’imprenditore ha la necessità di tastare il polso del centrodestra:

«La convergenza con Marchini è un’ipotesi che avrebbe verificata nelle prossime settimane. Quanto alla storia del city manager, le rispondo subito. Non lo farò. Tra le cose da verificare ci sono anche le prossime mosse della Meloni e di Salvini. Voglio verificare se entrambi tornano sulla mia posizione. Perché io, sulla loro, non ci vado. Parliamoci chiaro. L’unica figura con cui in questo momento si potrebbe immaginare un modus operandi comune è Marchini. Nel frattempo, sia chiaro, io vado avanti per la mia strada»

GUIDO BERTOLASO: «SONDAGGI NON NE HO, LI ELABORO QUANDO GIRO PER STRADA»

Guido Bertolaso nel misurare il suo indice di gradimento non si sottopone però ad alcuna indagine sul suo conto:

«Mi crede se le dico che non c’è nessun sondaggio Non credo molto ai sondaggi che vengono commissionati dai partiti. Perché temo che, spesso, siano fatti per soddisfare il committente e dirgli quello che vuole sentirsi dire. È questo il motivo per cui mi fido solo dei miei personalissimi sondaggi. Li elaboro da solo, girando per strada a piedi o con la mia macchinetta. La quantità delle persone che mi fermano è impressionante. I miei sondaggi? Sono molto positivi. Molto»

Share this article