Attentato Bruxelles: l’uomo col cappello è stato anche l’artificiere degli attacchi a Parigi

Confermato: il terzo del commando che ha fatto 31 morti e 250 feriti nell’attentato Bruxelles è Najim Laachraoui, compagno di viaggio e di attentati di Salah Abdeslam, l’unico rimasto vivo dopo le stragi di Parigi. È lui l’uomo col cappello, il soggetto in fuga che è stato identificato compiutamente dalle forze dell’ordine belghe: come a Parigi, anche a Bruxelles Najim ha svolto il ruolo di artificiere. 

LA DIRETTA | ATTENTATO BRUXELLES

Da ieri «l’uomo col cappello» è al centro di una diffusa caccia all’uomo: il terzo degli attentatori ripresi dalla foto nell’aeroporto, quello con gli occhiali da sole, sarebbe proprio Laachraoui, 24 anni, partito per la Siria a febbraio 2013, e “pizzicato” con Mohammed Salah, in una Mercedes in affitto, quando furono fermati all’entrata in Europa “il 9 settembre 2015 alla frontiera tra Ungheria e Austria assieme a Mohammed Belkaid”, il terrorista ucciso dalla polizia nel blitz a Forrest la settimana scorsa, scrivono le agenzie di stampa.

Il geniere, insomma, di due attentati responsabile della morte di 137 persone a Parigi e di altre 31 a Bruxelles: il suo dna è stato ritrovato su alcune cinture esplosive, quelle del Bataclan e quelle dello Stade de France, e anche nel covo di Scharbeek dove sono state confezionate le cinture dei terroristi. Una seconda identità che Najim utilizza è quella di Soufiane Kayal

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