Yara Gambirasio, ora Massimo Bossetti tira in ballo un mostro: «Altri due omicidi»

17/03/2016 di Redazione

I legali di Massimo Bossetti, l’unico imputato per l’uccisione di Yara Gambirasio, sta tentando in questi giorni un singolare strategia difensiva. Gli avvocati del muratore di Mapello, infatti, stanno tentando di legare l’omicidio della 13enne di Brembate di Sopra ad altri due delitti commessi nello stesso periodo nella provincia di Bergamo. I casi sono quelli di Eddy Castillo e Sarbjit Kaur (giovani di 26 e 21 anni, trovati senza vita rispettivamente poco distante dal campo di Chignolo d’Isola dove è stato scoperto il corpo di Yara e a Cologno, nel fiume Serio) e sono già stati archiviati.

YARA GAMBIRASIO, MASSIMO BOSSETTI TIRA IN BALLO UN MOSTRO

Ne parla oggi Alessandro Dell’Orto su Libero. Al termine dell’udienza di ieri gli avvocati di Bossetti hanno chiesto un’altra volta ai giudici di acquisire i fascicoli relativi alla morte di Castillo e Kaur, malgrado il parere contrario del pubblico ministero, che ne ha chiesto il rigetto perché «non pertinenti e non rilevanti». In effetti, l’intreccio tra i tre casi (e dunque l’esistenza di un mostro, di un killer seriale) è molto, molto improbabile:

Già, ma quali intrecci potrebbero esserci, realmente, tra questi tre fattidi cronaca? Secondo la Procura nessuno, a parte insignificanti coincidente temporali e di luoghi. Perché per l’omicidio di Eddy Castillo – il ragazzo originario di Santo Domingo ucciso a pugni il 16 gennaio 2011 vicino allo stesso campo di Chignolo dove quaranta giorni più tardi è stato ritrovato il cadavere di Yara – è stato condannato a 20 anni in primo grado Nicola Comi, un operaio di 32 anni di Carvico individuato attraverso il Dna trovato sotto le unghie della vittima e su un mozzicone di sigaretta. E perché per quanto riguarda il ritrovamento del corpo di Sarbjit Kaur – operaia di origine indiana – nel fiume Serio a Cologno il 30 dicembre del 2010 (un mese dopo la sparizione di Yara), il medico legale ha subito parlato di suicidio e il pm (proprio Letizia Ruggeri) ha archiviato il caso. Anche se la difesa di Bossetti oggi dice: «Le lesioni sul corpo della giovane indiana sono simili a quelle sul corpo di Yara».

(Foto di copertina: ANSA / GIAMPAOLO MAGNI)

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