Riccardo Garrone è morto: fu il geometra Calboni, San Pietro e recitò per Fellini

RICCARDO GARRONE MORTO

È morto Riccardo Garrone, attore e doppiatore che con quello sguardo “baffuto” dolce e deciso si è fatto voler bene da tutta Italia e che con quella voce calda, da doppiatore, ha saputo diventare il nonno di tutti dedicandosi soprattutto a dare anima e parole a personaggi di film d’animazione, da Lotso di Toy Story a Fido di Lilli e Il Vagabondo.

Aveva quasi 90 anni (era nato il 1° novembre del 1926) ed era uno dei più grandi caratteristi ancora viventi. Era stato il geometra Calboni nel quarto e quinto capitolo di Fantozzi, aveva fatto solo due puntate nella quarta serie di Un medico in famiglia rimanendo, però, ben presente nell’immaginario degli spettatori della serie.

RICCARDO GARRONE MORTO, LA CARRIERA

La morte di Riccardo Garrone arriva imprevista, nonostante l’età. Ha lavorato dal dopoguerra fino all’anno scorso senza mai fermarsi. Aveva una capacità straordinaria di inserirsi nei personaggi, anche quelli più scomodi, con simpatia e talento. Questo gli era valsa una fulgida carriera nella creazione di personaggi comici come il mitico Don Fulgenzio, ma allo stesso tempo gli consentiva di poter recitare per Federico Fellini (anche ne La dolce vita), per Zurlini, Zampa, per un Ugo Tognazzi insolito e molti altri.

Ora che Riccardo Garrone è morto, nel nostro immaginario rimarrà per due ruoli “sacri”. Fu la voce di Dio nella commedia musicale al Sistina Aggiungi un posto a tavola e poi in anni più recenti, dalla fine degli anni ’90, il San Pietro furbetto della pubblicità Lavazza. Prima con Solenghi, poi con Bonolis, infine con Brignano. Ha lasciato nel 2014, venendo sostituito proprio dal suo primo partner.

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Al cinema, non potremo che rammentarlo con il sorriso per una scena divenuta modo di dire. Chi di noi non ha fatto questa battuta, almeno una volta, sotto il vischio?

Qui invece l’ultima intervista, rilasciata a Fulvio Abbate, per Teledurruti

(Photocredit Wikipedia, Youtube, Teledurruti)

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