Giulio Regeni, i genitori: «Grazie all’Italia si scoprirà la verità»

11/03/2016 di Redazione

Giulio Regeni, i genitori del ricercatore trovato morto al Cairo hanno ringraziato le istituzioni per la loro pressione nei confronti del governo del Cairo al punto da spingerlo ad accogliere i magistrati italiani al Cairo per far luce sulla morte del ventottenne, sparito nel nulla otto giorni prima di essere stato trovato sul ciglio di una strada periferica della capitale egiziana.

GIULIO REGENI, I GENITORI: “SAPERE CHE I PM ANDRANNO AL CAIRO DÀ MOLTA FIDUCIA”

 

I genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, intervistati da Repubblica hanno voluto dire grazie all’azione dello Stato nei confronti dell’Egitto:

grazie per questo nuovo inizio in cui tutte le nostre istituzioni, a cominciare dal presidente Mattarella, hanno avuto un ruolo decisivo. Siamo convinti che, in queste nuove condizioni, possano essere fatti dei decisivi passi in avanti per raggiungere la verità. Sapere che il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e il suo sostituto, Sergio Colaiocco, potranno andare al Cairo per incidere direttamente nella conduzione dell’inchiesta, è fondamentale. Perché abbiamo un’immensa fiducia nella procura della Capitale

GIULIO REGENI, L’INCONTRO TRA I SUOI GENITORI E SERGIO MATTARELLA

I genitori di Giulio Regeni raccontano anche dell’incontro avuto con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:

“È stato carico di affetto. Ci siamo sentiti investiti da un grande calore umano, come se non fossimo al Quirinale ma in un incontro di famiglia. Il presidente è riuscito a restituirci in un pomeriggio quel senso di comunità e vicinanza che in queste cinque settimane abbiamo avvertito, non solo nelle strade di Fiumicello, che è la nostra casa e la nostra famiglia. Ma anche dalle migliaia di italiani, e dalle istituzioni, comuni, regioni, università, che hanno voluto esporre lo striscione giallo di Amnesty International ‘Verità per Giulio’ “.

GIULIO REGENI E LE FOTO DEL FIGLIO

I genitori di Giulio Regeni hanno spiegato di aver portato al Capo dello Stato una serie di immagini di loro figlio per aiutarlo a capire che persona fosse il ricercatore morto al Cairo

“Un album fotografico con le immagini della vita di Giulio. Tra queste ce ne sono alcune in cui nostro figlio era sindaco dei giovani di Fiumicello. Perché se c’era una cosa a cui tenevamo molto era raccontare al presidente chi fosse Giulio e quanto fosse un bravo figlio del nostro paese. Abbiamo raccontato al presidente che Giulio voleva cambiare le cose. E che aveva deciso che uno strumento per farlo fosse lo studio, la ricerca”.

Giulio Regeni, i genitori hanno avuto la sensazione dopo l’incontro con il Presidente della Repubblica che l’intera situazione non fosse solo istituzionale:

“Il presidente ci ha fatto sentire che quel nostro incontro non era formale. Ci ha trasmesso calore e dunque fiducia. Soprattutto ci ha fatto sentire che la ricerca della verità sulla morte di Giulio non è la vicenda privata di una famiglia. Ma l’obiettivo di una comunità che si chiama Italia. Perché la posta in gioco non è il nostro dolore ma la dignità di questo paese”

GIULIO REGENI, IL PARLAMENTO EUROPEO CONDANNA LA TORTURA E L’UCCISIONE DEL RICERCATORE

Il Parlamento Europeo nella giornata di ieri ha approvato una risoluzione in cui si “condanna con forza la tortura e l’assassinio del cittadino europeo Giulio Regeni” in Egitto. Strasburgo ha chiesto all’Egitto di “fornire alle autorità italiane tutti i documenti e le informazioni necessarie” per l’inchiesta e sottolinea con “grave preoccupazione” che il caso Regeni “non è un incidente isolato. chiedono alle autorità egiziane di fornire alle autorità italiane tutti i documenti e le informazioni necessarie per consentire un’inchiesta congiunta rapida, trasparente e imparziale sul caso Regeni”.

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