Mario Draghi shock: La Bce azzera il tasso principale di rifinanziamento

Mario Draghi lancia in aria le borse. La Banca Centrale Europea ha tagliato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,0 per cento stabilendo l’aumento di acquisti dei bond con il Quantitative Easing da 60 a 80 miliardi di euro al mese. Le borse hanno risposto con entusiasmo: Milano sale del 4 per cento mentre l’Euro recupera sul dollaro arrivando a 1,08.

MARIO DRAGHI, I PROVVEDIMENTI SUI TASSI

 

Mario Draghi ha comunicato che la Bce ha inoltre deciso di ridurre il tasso sui depositi dal -0,3 per cento al -0,4 per cento con una ridefinizione del tasso di rifinanziamento marginale che passa dallo 0,3 per cento allo 0,25. Il tasso principale di rifinanziamento fino a questa mattina era allo 0,05 per cento. Questi provvedimenti hanno portato gli addetti ai lavori a esclamare «Supermario is back» in quanto la Bce ha superato le stesse aspettative dei mercati che si aspettavano solo un taglio sui prestiti marginali e un aumento dei titoli acquistati fino a massimo 75 miliardi.

MARIO DRAGHI, ALLUNGATI I PRESTITI TLTRO ALLE BANCHE

Mario Draghi ha inoltre comunicato che la Bce acquisterà bond anche dalle aziende non bancarie a patto che abbiano un rating con livello d’investimento. Infine la Banca Centrale Europea da giugno lancerà quattro prestiti Tltro alle banche: ciò significa che gli istituti che fanno credito all’economia presteranno liquidità illimitata. Il tasso su questi prestiti non sarà più quello principale ma quello sui depositi, a tasso negativo. Le banche saranno quindi remunerate per aver preso soldi dalla Bce. La durata di questi prestiti passa da tre a quattro anni.

MARIO DRAGHI: “I TASSI D’INFLAZIONE SARANNO NEGATIVI NEI PROSSIMI MESI”

 

Mario Draghi ha spiegato che il fine ultimo di queste mosse è quello di “agevolare ancora le condizioni di accesso al credito” per riportare l’Eurozona vicino all’obiettivo di inflazione al 2 per cento: Vogliamo sfruttare le sinergie tra diversi strumenti. Puntiamo a un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie e a stimolare il credito e rinforzare la crescita”. Sopratutto Mario Draghi non esclude un ulteriore taglio dei tassi: “rimarranno a questo livello o più bassi per un lungo periodo”. Mario Draghi ha inoltre aggiunto che le previsioni della Bce non sono rosse per il futuro prossimo: “Alla luce dell’andamento dei prezzi energetici nei prossimi mesi saranno inevitabili tassi bassi di inflazione o addirittura negativi”.

 

 

 

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