Primarie Napoli 2016: bocciato il ricorso di Antonio Bassolino

09/03/2016 di Redazione

Primarie Napoli 2016: bocciato il ricorso di Antonio Bassolino

Chissà se le polemiche sulla scelta dei candidato del centrosinistra alle Elezioni 2016 ora s’interromperanno. Il comitato di garanzie per le primarie di Napoli ha respinto oggi il ricorso dell’ex sindaco ed ex governatore della Campania Antonio Bassolino presentato dopo la pubblicazione di un video (da parte del sito Fanpage) in cui alcuni rappresentanti del Pd cedeono denaro ad alcuni elettori nei pressi dei seggi. Alle 12 di oggi era programmata nella sede napoletana del Partito Democratico una riunione del comitato di garanzia per una esprimersi sulla richiesta di annullamento del voto in 5 dei 78 seggi delle primarie (vinte dalla deputata Pd Valeria Valente su Bassolino con un margine di 452 voti su quasi 31mila votanti). L’annullamento per sospetto inquinamento del voto avrebbe potuto capovolgere il risultato delle urne.

 

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PRIMARIE NAPOLI 2016, BOCCIATO IL RICORSO DI BASSOLINO: 8 CONTRARI SU 9

La riunione del comitato, presieduto da Giovanni Iacone, è stata caratterizzata da caos e tensioni. Vincenzo Serio e Antonio Giordano, membri della commissione di garanzia e rappresentanti di Bassolino, hanno abbandonato i lavori. In seguito ha lasciato la riunione anche Alfredo Affatato, rappresentante di Area riformista (che alle primarie ha sostenuto il giovane Marco Sarracino). Il numero dei membri del comitato è dunque calato. Alla fine il ricorso di Antonio Bassolino sui presunti brogli sarebbe stato respinto, perché ritenuto illegittimo. Il ricorso è stato giudicato inammissibile (come riportato dall’Ansa) da 8 componenti della commissione (dato riportato dal Mattino di Napoli), mentre solo uno, Fabio Benincasa, rappresentante di Centro Democratico, ha votato a favore di Bassolino.

 

 

PRIMARIE NAPOLI 2016, BOCCIATO IL RICORSO DI BASSOLINO: SCONTRO IN COMMISSIONE

I bassoliniani hanno contestato il fatto che il comitato, a partire dal presidente, non abbia subito proceduto con la dichiarazione di legittimità della competizione prima di passare all’esame del ricorso di Bassolino. «Valeria Valente ha presentato un documento chiedendo che il ricorso di Antonio Bassolino venga ritenuto irricevibile perché presentato dopo la scadenza delle 24 ore, entro cui è possibile ricorrere contro il voto nei singoli seggi», hanno annunciato Giordano e Serio lasciando la riunione della commissione di garanzia. Stando a quanto riportato dal Mattino di Napoli nella serata di ieri dalla commissione di garanzia si era dimesso il responsabile della comunicazione del Pd provinciale Tommaso Ederoclite. Ederoclite avrebbe denunciato le dimissioni ieri sera via mail e non era presente alla riunione di stamane nella sede provinciale del Pd.

PRIMARIE NAPOLI 2016, BOCCIATO IL RICORSO DI BASSOLINO: MOTIVAZIONE

A spiegare la motivazione della bocciatura del ricorso è stato il presidente della commissione Iacone. «Abbiamo ritenuto, votando a maggioranza, non accoglibile il ricorso presentato da Antonio Bassolino, perché presentato fuori dai termini di 24 ore previsti dal regolamento per i ricorsi sui singoli seggi». Iacone ha spiegato che il ricorso «nonostante sia stato presentato fuori dai termini abbiamo esaminato il ricorso proposto dal candidato Antonio Bassolino, bocciandolo anche nel merito perché complessivamente gli episodi contestati non determinavano la invalidità dei seggi posto che nei seggi, come certificato dai verbali non si è verificata alcuna irregolarità. Si è votato per 13 ore e nel video si vedono due minuti e mezzo di immagini». All’interno della commissione, ha sottolineato Iacone «c’è stata una posizione minoritaria da parte di alcuni che hanno abbandonato la commissione, mettendo in discussione l’ordine dei lavori. È anche una posizione minoritaria quella di Fabio Benincasa, che era per l’accoglimento del ricorso. La commissione ha deciso a maggioranza e credo che alla fine questi organi servono a stabilire come andare avanti».

PRIMARIE NAPOLI 2016, BOCCIATO IL RICORSO DI BASSOLINO: VALENTE ESULTA

Un commento della Valente sul caso non si è fatto attendere. «E adesso pensiamo a Napoli e solo a #NAPOLI. #NapoliVALE», è il messaggio pubblicato sulla pagina fan di Facebook della vincitrice delle primarie dopo che è stato reso nota la bocciatura del ricorso presentato da Bassolino. Più tardi la candidata si è detta «certa» del sostegno dell’avversario nei prossimi mesi. «Antonio Bassolino è stato in grado di coinvolgere, attraverso un lavoro prezioso, tante importanti forze ed energie della città, in queste primarie: un patrimonio imprescindibile per affrontare nella maniera migliore la competizione elettorale che abbiamo davanti. Sono convinta della sua determinazione a non riconsegnare la città all’esperienza fallimentare di de Magistris». E ancora: «Sono certa che Antonio lavorerà insieme con noi, per costruire un partito più unito e forte, condizione fondamentale per riconquistare la guida della città di Napoli e aprire una nuova stagione di governo. Io lavorerò in ogni caso per questo».

 

Antonio Bassolino è stato in grado di coinvolgere, attraverso un lavoro prezioso, tante importanti forze ed energie…

Pubblicato da Valeria Valente su Mercoledì 9 marzo 2016

 

Da Bassolino, intanto, sono giunte parle al vetriolo. Prima della decisione, su Facebook aveva scritto: «Ai vertici del Pd qualcuno ha già emesso il verdetto prima che gli organi competenti abbiano esaminato i fatti. È una sentenza preconfezionata?». Dopo il verdetto, poi: «Invece di riflettere e discutere il PD chiude gli occhi. E’ un colpo di spugna che offende le primarie e la città».

Invece di riflettere e discutere il PD chiude gli occhi. E’ un colpo di spugna che offende le primarie e la città

Pubblicato da Antonio Bassolino su Mercoledì 9 marzo 2016

 

Sulla vicenda si è esposto anche l’ex segretario ed ex candidato premier Pier Luigi Bersani, oggi tra i leader di Area Riformista, dando una lettura dversa da quella dei renziani e della Valente. «È irrituale che ci siano stati pronunciamenti di esponenti dell’esecutivo del partito prima della commissione di garanzia. A prescindere dagli esiti, non ci dovrebbero essere queste sgrammaticature e bisogna entrare nel merito perché c’è un problema politico gravissimo: il disagio dei nostri elettori». Posizione non condivisa dal capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, che a Bersani ha risposto: «Ognuno avrà espresso la sua opinione in piena libertà, dopodiché» sul ricorso di Antonio Bassolino sulle primarie Pd a Napoli «la commissione di garanzia ha deciso con la saggezza che è propria degli organi di garanzia».

Sulla vicenda primarie si è infine espressa in giornata anche la moglie di Bassolino, Anna Maria Carloni, deputata del Partito Democratico, nel corso del programma di Rai Radio 2 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. «Le primarie di Napoli? Sicuramente la vittoria di mio marito Antonio Bassolino – ha affermato – è stata una vittoria morale: era fuori dalla politica attiva da anni, non aveva una struttura organizzativa e le forze che ha avuto intorno si sono proposte spontaneamente. In questo modo arrivare al risultato che ha raggiunto è una grande vittoria personale ma anche di qualità della politica».

PRIMARIE NAPOLI 2016, BOCCIATO IL RICORSO DI BASSOLINO: POSSIBILE ALTRO RICORSO

Cosa succede ora? Come confermato dal presidente del comitato di garanzia Iacone al termine della riunione di 4 ore dell’organismo, Bassolino ha 48 ore di tempo a disposizione per fare un altro ricorso sull’esito delle primarie. Questa volta, però, il ricorso dovrà essere presentato sull’esito globale del voto e non rispetto a episodi verificatisi in specifici seggi, come accaduto per il ricorso bocciato oggi. Il regolamento prevede questa possibilità dopo la proclamazione del candidato vincente. E il comitato dei garanti, dopo aver bocciato il ricorso di Bassolino perché presentato in ritardo, ha ufficialmente proclamato vincitrice Valeria Valente. Già ieri la deputata Pd aveva presentato una memoria al comitato chiedendo che il ricorso di Bassolino non fosse ammissibile perché presentato oltre il termine massimo di 24 ore dalla chiusura dei seggi.

(Foto di copertina: ANSA / CIRO FUSCO)

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