«Le mail dei parlamentari M5S spiate da Casaleggio»: tutta la storia

Scoppia la polemica sul presunto “spionaggio” delle mail dei parlamentari del Movimento 5 Stelle ad opera della Casaleggio Associati, società di Gianroberto Casaleggio accusata da Il Foglio di controllare la posta dei parlamentari pentastellati.

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ANSA/ MARCO ISOLA

«CASALEGGIO SPIA LE MAIL DEI PARLAMENTARI M5S»

Tutto comincia il 5 marzo quando Il Foglio, con un’inchiesta a firma Salvatore Merlo, fa scoppiare la “bomba”: Casaleggio spia le mail del parlamentari del Movimento 5 Stelle. A questa conclusione Merlo giunge dopo aver scovato una mail mandata dalla Casaleggio Associati ai parlamentari M5S, a proposito della piattaforma parlamentari5stelle.it, di proprietà del gruppo parlamentare, che conteneva le mail e dati riservati dei cittadini eletti al Parlamento, resa inutilizzabile dopo un intervento tecnico commissionato dallo stesso gruppo parlamentare, fatto che non era piaciuto troppo ai deputati interessati. Scrive Merlo de il Foglio a proposito di quella mail inviata nell’autunno del 2014 dalla Casaleggio Associati:

Risponde, il 3 ottobre, via email, la Casaleggio Associati in persona, ovviamente. Ed è una fantastica lettera firmata “lo staff di Beppe Grillo” nella quale si dice espressamente che il sistema non è ripristinabile e che se ne sarebbe dovuto installare un altro (installato da loro, si suppone). Ma non solo. L’email conteneva pure una ammissione involontaria. Tra le righe, rivelava infatti che il misterioso “staff” di Milano aveva avuto alcuni dati relativi alla posta elettronica dei deputati. Scriveva infatti l’evanescente “staff”: “Ad ora risultano meno di 30 persone che stanno utilizzando in modo continuo o la posta o il calendario”. “Meno di 30”. Dunque sapevano chi, come e quanti deputati utilizzavano quella posta elettronica? E sapevano solo quello o avevano ricevuto anche altre informazioni provenienti dal server? E a che titolo, in definitiva, la Casaleggio era informata di quel controllo, se una ditta terza aveva il contratto con il gruppo della Camera? E a che titolo prendevano decisioni? (“abbiamo riscontrato una situazione non sanabile nella gestione attuale della posta e dei calendari … ti invitiamo a svuotare la posta e non utilizzare questo account … suggeriamo venga dismesso nell’immediato”). Dice Andraghetti, che ci sta scrivendo persino un libro: “E’ il clima Casaleggio. Io l’ho respirato per due anni a Montecitorio, prima di tornarmene a casa dopo sette anni di militanza”.

GRILLO SMENTISCE: «NESSUN ACCESSO AI SERVER»

L’inchiesta de Il Foglio ha scatenato diverse reazioni. Prima tra tutte quelle del PD, con Alessia Rotta che parla di «Grande Fratello della Casaleggio&Associati» e con il senatore Stefano Esposito che ha annunciato un’interrogazione Renzi e Alfano per fare luce sull’accaduto, interrogazione che Esposito depositerà a giorni. Ma arriva anche la risposta di Grillo stesso, che con un post sul blog smentisce le accuse lanciate da Il Foglio affermando che da Casaleggio non c’è «nessun accesso a server del gruppo». E poi torna sul famoso attacco degli “hacker del Pd”: «Per quanto riguarda il grave attacco dal sedicente gruppo ‘hacker del Pd’ che ha divulgato email dei parlamentari appena insediati si sta ancora aspettando che vengano identificati e incriminati i colpevoli da due anni. Viene il sospetto che essendo forza di opposizione il governo e la presidenza della Camera non stia dedicando sufficienti risorse per identificare i colpevoli di atti così gravi all’interno del Parlamento stesso».

LAURA BOLBRINI: «FATTO GRAVE»

Sulla faccenda delle mail dei parlamentari M5S spiate da Casaleggio è intervenuta anche il presidente della Camera Laura Boldrini, che parla di «fatto grave»: «Se confermate, le notizie di stampa uscite stamattina sul controllo della posta elettronica messo in atto ai danni di deputati del m5s da società vicine al movimento costituirebbero un fatto rilevante e grave, lesivo dei loro diritti. Valuteremo in breve tempo se vi siano i presupposti per attivare le competenze di organi della Camera». 

(Photocredit copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

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