Il doodle del 14 febbraio, Google festeggia San Valentino

San Valentino da Terni. Se tutti gli anni regalate rose e Baci Perugina, anelli e orsacchiotti, lo dovete a lui. Almeno se vivete in Europa, nelle Americhe e persino in Estremo Oriente. Fin dal Medio Evo, quando Papa Gelasio I, nel 496, decise di sostituire con il culto di quel santo l’antica festa pagana della lupercalia.

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DOODLE SAN VALENTINO, LA VERA STORIA –

Ovviamente non poteva farsela sfuggire, questa festa, neanche Google, che con una gif celebra l’unione tra un rotolo di carta assorbente e un porta fazzoletti. Il secondo fa un regalo al prima, che si commuove e si soffia il naso in lacrime con uno dei fazzoletti che l’innamorato porta con sé. Un accenno alle unioni civili e al ddl Cirinnà, essendo tutti e due maschi? Chissà.
Di sicuro, come molte celebrazioni, sconta in Italia e non solo le influenze anglosassoni: ecco così che il tratto più caratterizzante della festa di san Valentino è lo scambio di “valentine”, bigliettini d’amore spesso a forma di cuori stilizzati o comunque secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell’amore romantico.

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Un business clamoroso, se si pensa che il fatturato creato dalla vendita di articoli da regalo e bigliettini augurali è secondo solo al Natale. E addirittura il successo di Valentino ha coinvolto un altro santo, Faustino, che si festeggia il 15 febbraio ed è divenuto, con minor efficacia, la celebrazione dei single alla ricerca dell’anima gemella.

Il bello è che, storicamente, tutto si deve a un probabile equivoco. Tutto nascerebbe dal fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. Che unirono i loro destini sì nel giorno di San Valentino, ma in quello in cui il santo da celebrare era San Valentino di Genova. Il 3 maggio, dunque. Insomma, se doveste esservi malauguratamente dimenticati di regalare un presente alla vostra bella o al vostro cavaliere, potrete giustificarvi dicendo che voi festeggiate solo il Valentino giusto. E avrete quasi 3 mesi per farvi perdonare.

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