Unioni civili: perché il dietrofront di Grillo sulla stepchild adoption tradisce gli iscritti M5S

Il Movimento 5 stelle lascia libertà di coscienza ai propri parlamentari sulle unioni civili. Un dietrofront sulla stepchild. A impartire la linea è stato, ancora una volta, Grillo, con un post sul blog: «In seguito alle richieste di elettori, iscritti e portavoce M5S si lascia libertà di coscienza sul ddl Cirinnà». «Nella votazione online che si è svolta a ottobre 2014 non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5S non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico», ha spiegato il leader 5 stelle. In realtà però le cose, in quel lontano 2014, andarono diversamente.

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– Basta vedere il link al post odierno. Il collegamento rimanda alla votazione sulle unioni civili (votazione in cui su 25.268 iscritti certificati, 21.360 votarono sì) avvenuta a fine ottobre 2014. E sopratutto basta vedere l’ultima frase che invitava gli iscritti a informarsi:«Prima di votare puoi leggere il post esplicativo del capogruppo M5S Alberto Airola». Cosa indicava Airola presente, tra l’altro, in piazza durante l’ultimo #Svegliatitalia a Roma?

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E sulla questione stepchild adoption è il senatore stesso a precisare nei commenti…

1) il testo di legge in questione NON prevede adozioni per le coppie omosessuali, prevede solo la tutela di figli già presenti da precedenti unioni se minorenni (nel caso di morte del genitore biologico, il minore resta con il partner del genitore invece di finire in un istituto 2) la parentesi “scomparsa” nel testo del post sulla votazione è semplicemente perché è stato aggiunto il mio testo a chiarimento della domanda 3) le unioni si riferiscono sia a coppie etero che omosessuali 4) molti credono che si toglieranno dei diritti a qualcuno concedendoli alle coppie omosessuali io ritengo che questa sia una strumentalizzazione ideologica inaccettabile: chi uccide le famiglie non sono i diritti alle coppie gay ma le politiche economiche di questi disgraziati che hanno governato da decenni.

«Il testo di legge in questione NON prevede adozioni per le coppie omosessuali, prevede solo la tutela di figli già presenti da precedenti unioni se minorenni (nel caso di morte del genitore biologico, il minore resta con il partner del genitore invece di finire in un istituto)»

UNIONI CIVILI: COSA SCATENA IL DIETROFRONT DI GRILLO SULLA STEPCHILD ADOPTION NEL M5S

Il dietrofront di Grillo sulla stepchild rischia di creare non poche tensioni dentro M5S. Anche se il ddl non conserva più quel testo originale gli attivisti, informati dai senatori, sapevano e potevano esser al corrente della stepchild adoption. Inutile ricordare come Airola stesso rispose a Monica Cirinnà qualche giorno fa a Palazzo Madama. Inutile sottolineare il parere (seppur cauto) di Luigi Di Maio o aggiungere che sempre qualche giorno fa un deputato come Roberto Fico voleva addirittura migliorare il testo in questione.

«Questa maggioranza fa compromessi al ribasso, pur di mantenere la poltrona. Noi vogliamo il rialzo. Qualcosa di buono, davvero, per le unioni civili. Non è che non sosteniamo il testo. Ne miglioreremo la qualità, lo emenderemo»

Con la libertà di coscienza dei senatori M5S il ddl Cirinnà rischia sul serio di diventare un compromesso al ribasso. Con questa mossa se non passerà la stepchild adoption potrà essere “colpa dei 5 stelle”. E ancora una volta non si tiene conto del parere degli iscritti al portale. Una base che su larga maggioranza aveva espresso il suo sì.

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