Zika virus, i dubbi sull’allarme di Oms e scienziati

05/02/2016 di Redazione

Zika Virus dubbi sull’allarme

, l’allarme dell’epidemia di microcefalia è esagerato? Diversi studi diffusi scientifici diffusi in queste settimane evidenziano come i criteri scelti dal ministero della Sanità brasiliano potrebbero aver inflazionato, anche significativamente, le microcefalie causate dal virus trasmesso dalle zanzare. L’Organizzazione mondiale della Sanità vuole fare chiarezza sul problema della raccolta dati lacunosi, mentre il Brasile si prepara al Carnevale in piena fobia Zika virus.

ZIKA VIRUS MICROCEFALIA

Il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung descrive la possibile svolta sull’allarme generato dal Zika virus, introdotta dal rafforzamento degli scettici su questa pandemia all’interno del dibattito scientifico. Come rimarca FAZ, l’allarme sul Zika virus si è originato a causa non tanto da un’esplosione del contagio, quanto dalla rilevante concentrazione di casi di microcefalia, in particolare nell’area nordorientale del Brasile. I dati del ministero della Salute brasiliano hanno provocato l’allarme internazionale, visto che si parlava di quasi 5 mila casi sospetti di microcefalie e altre deformazioni neurologiche nei neonati. Il 77% di questi casi, 3670 su 4783 al 30 gennaio 2016, non però stati ancora chiariti. Le microcefalie certificate e non falsamente diagnostica sono 404, e solo 17 si è constatata una effettiva correlazione con il virus Zika. Il ministero del Brasile si è convinto dell’allarme per la quadruplicazione dei casi di microcefalia nei neonati, avvenuta durante la diffusione del virus trasmesso dalle zanzare tigre. Le false diagnosi microcefalia sono però sempre più numerosi, e diversi esperti sudamericani rimarcano quanto questi errori stiano influenzando il dibattito pubblico. Una presa di posizione condivisa dall’Organizzazione mondiale della Sanità.

ZIKA VIRUS SINTOMI

Uno studio di Jorge Lopez-Camelo e Ieda Maria Orioli, “American Collaborative Study of Congenital Malformations“ (ECLAMC), pone un grosso interrogativo sull’intero allarme legato allo Zika virus. Nell’ottobre del 2015 il ministero del Brasile ha ordinato indagini sui casi di microcefalie, e la concentrazione dei casi scoperti dipenderebbe in realtà più dai dati precedentemente non raccolti che dall’epidemia di questo virus. I due studiosi contestano i criteri utilizzati per definire microcefalie molti casi registrati come tali. Il NY Times aveva già rimarcato come gli ospedali brasiliani siano stati allertati dal ministero della Sanità di segnalare i casi di microcefalia l’autunno scorso, e come nel corso dei mesi i criteri per allertarla siano mutati, passando da crini inferiori ai 33 millimetri centimetri a 31,9 per i maschi e 31,5 per le femmine. L’Oms avrebbe spinto per queste modifiche, e ha più volte lamentato la mancanza di dati in merito. Un’altra ricerca rimarca come la maggior concentrazione delle microcefalie in Brasile si sia attestata in realtà nel giugno del 2014, quando il virus Zika non si era ancora diffuso. Diversi scienziati rimarcano come la crescita della microcefalie possa dipendere dalla maggior attenzione dedicata a questa patologia, e dai criteri piuttosto laschi con cui viene segnalata. I casi di microcefalia gravi sono relativamente pochi, e statisticamente in linea con quanto succede nel resto del mondo.

Photo credit: Mario Tama/Getty Images

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