Zika, l’epidemia si espande

Il virus Zika spaventa il mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità teme che l’epidemia scatenatasi in Brasile lo scorso maggio fino a quattro milioni di persone in tutto il continente americano. Primi casi riscontrati in Canada e Stati Uniti. La conferma arriva dalle autorità sanitarie locali. Si tratta di sei persone, tre per paese, che hanno contratto il virus durante un viaggio nelle aree colpite e hanno mostrato i sintomi una volta tornati a casa. Tra loro, a New York, c’è una donna in gravidanza.

Zika
(Photo by Mario Tama/Getty Images)

ZIKA, SETTE CONTAGIATI A NEW YORK

La Grande Mela è arrivata quindi ad avere sette persone infettate. Il Brasile ha deciso di inviare 220.000 militari impegnati a educare le famiglie per ridurre i rischi del virus che, sembra, sia in grado di essere trasmesso anche per vie sessuali dopo essere stato ritrovato nello sperma di un uomo residente a El Salvador. Chi ha viaggiato nei Paesi in cui è presente il virus Zika deve aspettare 28 giorni prima di donare il sangue.

ZIKA, COME AVVIENE IL CONTAGIO

 

Il virus Zika spaventa il mondo per i suoi effetti sopratutto sui neonati. Il virus, trasportato dalla zanzara Aedes Aegypti è stato scoperto in Uganda nel 1947 ed è arrivato in Sudamerica probabilmente per via dei Mondiali di Calcio del 2014. Zika è uno stretto parente del virus Dengue, della Chikungunya e della Febbre gialla, tutti patogeni veicolati dallo stesso animale, una zanzara che a differenza delle altre adora le acque pulite. Spesso viene confuso proprio con la Dengue e questo impedisce una diagnosi precisa e immediata.

ZIKA, GLI EFFETTI SUGLI ADULTI E SUI NEONATI

Il virus Zika preoccupa sopratutto per i suoi effetti sui neonati. Nella maggior parte delle persone l’infezione si dimostra non grave. Solo nel 20 per cento dei casi si manifesta con febbre, dolori muscolari e articolari, congiuntivite, arrossamenti della pelle e spossatezza. I sintomi scompaiono dopo massimo 12 giorni. Non esiste una cura specifica anche a causa della sintomatologia simile alla Dengue. L’unica raccomandazione è quella di evitare l’uso dell’aspirina, farmaco controindicato appunto in caso di Dengue. Si consiglia un riposo a letto oltre che terapie di supporto per la febbre come somministrazione di antipiretici e liquidi.

ZIKA, IL PERICOLO MICROCEFALIA

 

La vera paura del virus Zika risiede nel fatto che i suoi effetti sui feti sono a dir poco devastanti. I paesi del Sudamerica hanno chiesto alle donne di ritardare la gravidanza per prevenire forme di microcefalia nei nuovi nati. Nel solo Brasile nel 2015 sono stati registrati 4.000 nuovi casi di bambini affetti da tale disturbo caratterizzato da un cranio più piccolo normale e un cervello di dimensioni ridotte, un numero importante, 20 volte più alto della casistica standard. I paesi non colpiti dall’epidemia hanno chiesto dal canto loro alle donne incinta di evitare viaggi nelle zone a rischio. Modi per difendersi non ce ne sono. O meglio, è necessario prendere tutte le precauzioni utili a proteggersi dalle punture d’insetto. Serve quindi coprirsi e usare repellenti anti-zanzare, ricordando però che la Aedes Aegypti punge le sue vittime anche in pieno giorno. (Photocredit copertina Mario Tama/Getty Images)

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