Pd Roma, Giubbonari sotto sfratto

Il circolo del Partito Democratico di Roma Centro Storico, quello di via dei Giubbonari, è sotto sfratto. Ad annunciarlo è lo stesso circolo Pd Centro Storico: dal 24 dicembre scorso la gestione commissariale romana ha inviato alla Federazione Roma del Partito Democratico l’avviso di sfratto: liberare nel minor tempo possibile i 60 metri quadri della storica sezione del Partito Comunista Italiano Regola-Campitelli, o pagare i 170mila euro di affitti arretrati.

PD ROMA, GIUBBONARI SOTTO SFRATTO

Su Repubblica Roma parla Giovanna Vitale.

RISCHIA di finire all’asta, tramutato in una delle tante jeanserie che affollano l’antico cuore di Roma, un pezzo fra i più pregiati della storia politica d’Italia. L’ex Casa del Fascio in Via dei Giubbonari, riconvertita nell’immediato dopoguerra a sezione del Pci — di cui ha seguito tutte le evoluzioni fino a ospitare, oggi, il più importante circolo cittadino del Pd, quello di Napolitano, Zanda, Barca e Cirinnà — è sotto sfratto esecutivo. A deciderlo è stato il Campidoglio: la squadra di commissari guidata dal prefetto Tronca. Che, nel disperato tentativo di far quadrare i conti, ha deciso di disboscare, anche con le maniere forti, la giungla di locazioni e concessioni degli immobili comunali a partire da quelle irregolari. Assegnate, in migliaia di casi, senza criteri né i requisiti previsti dalla legge. Nella lettera inviata il 24 dicembre alla federazione romana del partito, il Dipartimento capitolino Patrimonio ha chiesto con il linguaggio asettico dei burocrati la liberazione immediata dei 60 metri quadri, livello strada, occupati senza titolo dal Pd. Una concessione che, nel corso dei decenni e a dispetto di numerosi solleciti, non è mai stata formalizzata.

Ufficialmente perché non si è mai trovato un accordo sul canone da pagare: le 320 lire mensili stabilite nel 1946, una somma simbolica già allora, nel 1986 sono state rivalutate in 12mila lire, per poi schizzare nel 2010 (giunta Alemanno) a 1.200 euro, in base a un complicato calcolo di adeguamento dell’importo iniziale. Troppi, per i segretari di circolo e di partito che si sono avvicendati. Una spesa insostenibile. E perciò auto-ridotta, con comunicazione scritta al Campidoglio, a soli 102 euro al mese, «corrispondenti all’originario canone di concessione senza però rivalutazione», spiega la “capa” di Giubbonari, Giulia Urso. Risultato? La morosità già accumulata negli anni si è impennata alla cifra monstre di 170mila euro: a quanto cioè ammonta il totale degli affitti arretrati. «Ma è un’ingiustizia», protesta Urso, che ora insieme al commissario pd Orfini si sta battendo per la salvezza del circolo. «E la colpa è della politica, che negli ultimi vent’anni, nonostante i nostri ripetuti appelli, non ha voluto trovare una soluzione. Noi però continuano a pensare che si possa e si debba. Giubbonari è un presidio di democrazia, di resistenza civile, di incontro di idee. Chiuderlo significa svendere un pezzo della nostra storia».

 

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Il Pd Giubbonari lancia l’allarme sui social network.

Cari Iscritti e cari Tutti,dal 24 dicembre la nostra Sezione è sotto sfratto!E’ una notizia che da oggi apprenderete…

Pubblicato da Giulia Urso su Martedì 26 gennaio 2016

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