La lettera di Papa Francesco contro le unioni civili. “Nella legge l’invidia del demonio”

26/01/2016 di Redazione

Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco, allora vescovo di Buenos Aires in Argentina, aveva le idee chiare sulla legge per le Unioni Civili che il paese sudamericano si apprestava a votare nel 2010. E inviava alle suore dei 4 monasteri della capitale argentina una lunga missiva in cui si esprimeva sul disegno di legge in discussione in Parlamento, chiedendo l’intervento dello Spirito Santo sulla coscienza dei senatori e sostenendo che, in un certo modo, il provvedimento legislativo fosse ispirato “dal demonio”. La lettera, che era stata ricordata anche da Sandro Magister, vaticanista dell’Espresso, viene recuperata da Libero.

LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO CONTRO LE UNIONI CIVILI

Care sorelle, scrivo queste poche righe a ciascuna di voi che siete nei quattro monasteri di Buenos Aires. Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia. Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. È in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. È in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori. Ricordo una frase di Santa Teresina quando parla della sua malattia infantile. Dice che l’invidia del Demonio voleva vendicarsi della sua famiglia per l’entrata nel Carmelo della sua sorella maggiore. Qui pure c’è l’invidia del Demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra. Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una «mossa» del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio. E Gesù dice che per difendercida questo accusatore bugiardo ci manderà lo Spirito di Verità. Oggi la Patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che porti la luce della verità in mezzo alle tenebre dell’errore. Ha bisogno di questo Avvocato per difenderci dall’incantamento di tanti sofismi con i quali si cerca a tuttii costi di giustificare questo disegno di legge, e che confondono e ingannano perfino persone di buona volontà. Per questo mi rivolgo a Voi e chiedo preghiere e sacrificio, le due armi invincibili di santa Teresina. Invocate il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni contingenti, ma secondo ciò che la legge naturale e la legge di Dio indicano loro. Pregate per loro e per le loro famiglie che il Signore li visiti, li rafforzi e li consoli. Pregate affinché i senatori facciano un gran bene alla Patria. Il disegno di legge sarà discusso in Senato dopoil 13 luglio.Guardiamo a san Giuseppe, a Maria e al Bambino e chiediamo loro con fervore didifenderelafamiglia argentina in questo particolare momento. Ricordiamo ciò che Dio stesso disse al suo popolo in un momento di grande angoscia: «Questa guerra non è vostra, ma di Dio».Che ci soccorrano, difendano e accompagnino in questa guerra di Dio. Grazie per quanto farete in questa lotta per la Patria. E per favore vi chiedo anche di pregare per me. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi conservi. Con affetto

 

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