Allarme a Termini: “Fermato a casa sua ad Anagni, fucile giocattolo era per il figlio”

25/01/2016 di Maghdi Abo Abia

Allarme terrorismo alla stazione Termini di Roma, nella serata di ieri chiusa e poi riaperta per circa un’ora dopo la segnalazione di un uomo armato di fucile. La notizia dell’uomo con arma in pugno si è diffusa intorno alle 20. A quanto pare si tratta di un 40enne italiano, che da Termini sarebbe poi salito sul treno regionale per Anagni. E non c’è stato alcun fermo, come pure si era vociferato. L’uomo con uno zaino corposo si sarebbe mosso prima dalla stazione Bologna della metro a Roma Termini, poi sarebbe salito poi sul treno regionale, sarebbe sceso ad Anagni, dove infine avrebbe poi preso un autobus in direzione Fiuggi. A bordo del treno regionale sarebbe stato anche oggetto di un controllo da parte di un carabiniere.

UPDATE 10.34/26 GENNAIO – L’uomo sarebbe stato rintracciato a casa ad Anagni, dove si trovava per salutare il figlio. L’uomo è separato, e avrebbe comprato il fucile giocattolo per il figlio. Lo riporta SkyTg24. Secondo l’Ansa, l’uomo che ieri sera portando con se’ un fucile giocattolo ha suscitato allarme alla stazione Termini di Roma. Si tratta di un pizzaiolo di 44 anni, residente a Roma, separato, che ogni settimana si reca ad Anagni per incontrare il figlio al quale aveva comprato il fucile giocattolo. L’uomo e’ stato identificato.

ROMA TERMINI EVACUATA, LE VOCI

A quanto si è appreso l’ uomo è stato bloccato sul treno da un carabiniere fuori servizio, ma poi lasciato è stato andare perché la circostanza (arma giocattolo in mano) non è stata collegata con l’allarme a Roma e con l’evacuazione della stazione Termini. Dal controllo è emerso anche che l’arma dell’uomo era dotata di cappuccio rosso, l’uomo al militare ha raccontato del fucile come di un «regalo per il figlio». I carabinieri ora sono impegnati in ricerche del 40enne in tutta la zona del Frusinate. Si parla anche di problemi comportamentali dell’uomo, uno degli investigatori uno «sbandato», «un barbone».

In serata sono circolate differenti voci sull’accaduto. Secondo una fonte ripresa dai media il soggetto sarebbe stato segnalato in discesa ad Anagni e si sarebbe dileguato all’arrivo della polizia. Secondo un’altra voce, invece, l’uomo ha preso un pullman per Fiuggi con le ricerche concentrate sulla via Anticolana.

Una serata concitata, insomma, con il viceministro dell’interno Filippo Bubbico che addirittura confermava il fermo: «L’uomo deve essere valutato dalla magistratura, possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo perché l’allarme è cessato e bisogna trarre insegnamenti da questi episodi».

ROMA TERMINI EVACUATA, LA FOTOGRAFIA DELL’UOMO

Repubblica è stata la prima a diffondere, in esclusiva, un’immagine dell’uomo armato. Il 40enne ricercato era abbigliato con una giacca azzurra a dir poco vistosa. Inizialmente (al momento della diffusione dell’immagine) si pensava potesse avere con sé un’arma semiautomatica. La sua presenza era stata segnalata alla fermata della Metro B Bologna, a tre fermate dalla stazione Termini. Secondo la ricostruzione mentre l’uomo saliva sul treno veniva dispiegata la squadra antiterrorismo della questura, 70 agenti, comprese le squadre speciali. L’uomo che corrisponde alla descrizione della segnalazione sarebbe stato poi individuato fotograficamente anche dal capotreno, e poi individuato alla stazione di Anagni.

 

Roma termini evacuata

 

 

ROMA TERMINI EVACUATA: LA DESCRIZIONE DELL’UOMO

Le prime segnalazioni parlavano di un uomo armato con una giacca celeste, pantaloni scuri, cappellino bianco e azzurro e scarpe a punta. L’allarme era scattato prima delle 20 dopo la segnalazione di una passeggera in metropolitana. Sky ha ripreso la voce di alcuni dipendenti delle Ferrovie dello Stato a Roma Termini che avrebbero confermato di non essere addestrati per l’intervento di uomini armati. 

ROMA TERMINI EVACUATA: BUBBICO, VICEMINISTRO DELL’INTERNO: «LE FORZE DI POLIZIA SONO PRONTAMENTE INTERVENUTE»

Filippo Bubbico, viceministro dell’Interno, intervistato da Sky Tg 24, dava intanto così la sua versione di quanto accaduto alla stazione Termini: «L’uomo deve essere valutato dalla magistratura, possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo perché l’allarme è cessato e bisogna trarre insegnamenti da questi episodi. L’operazione è partita dalla scorta di una segnalazione dei cittadini alle forze di polizia che sono prontamente intervenute. Non dobbiamo chiuderci in casa o restare vittime della paura perché questo è l’obiettivo del terrorismo. In ambito europeo sono state stabilite misure per i controlli necessari, come per i treni a lunga percorrenza, ma non si può pensare di installare metal detector in un luogo pubblico. È importante invece che appena vengono individuati comportamenti anomali bisogna segnalarli immediatamente, come è avvenuto in questo caso. Il meccanismo ha reagito in maniera immediata, per fortuna era un falso allarme ma noi abbiamo la possibilità di analizzare adesso tutti i passaggi».

ROMA TERMINI EVACUATA, LE VERIFICHE DOPO LE SEGNALAZIONI

Dopo la segnalazione la Polfer ha subito controllato alcune persone, ma nessuna corrispondente alla segnalazione degli utenti della metro, poi è scattata l’evacuazione della stazione. Il protocollo antiterrorismo prevede la chiusura dei tunnel di accesso alla stazione. Si è subito diffuso il panico tra i viaggiatori, in fuga verso i negozi vicini e attraverso la fermata della metro.

 

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