Omicidio di Pordenone: «Sono l’amante di Trifone. E tu, Teresa, sei una cornuta»

14/12/2017 di Redazione

Le perizie informatiche rivelano che Trifone Ragone nel 2014 lasciò l’appartamento (che condivideva con Giosuè e altri due colleghi militari) per andare a vivere con Teresa. La ragazza, da quel momento, iniziò a ricevere sul suo profilo chat e anche video hard provenienti da un profilo anomalo. Messaggi che, secondo la procura, contenevano apprezzamenti infamanti verso Trifone Ragone. Lo scopo era di denigrare l’uomo agli occhi della ragazza. Far dividere la coppia. Chi ne aveva interesse? Secondo gli inquirenti si tratterebbe di Giosuè Ruotolo. La sua ragazza, Rosaria Patrone, ora accusata di favoreggiamento, istigazione e false attestazioni sarebbe stata a conoscenza della cosa.

La coppia di amici indagata nell'omicidio di Trifone e Teresa
La coppia di amici indagata nell’omicidio di Trifone e Teresa

La storia del profilo Facebook è emersa durante alcune intercettazioni tra la coppia e degli amici. Rosaria avrebbe aiutato a cancellare le tracce telematiche di tutto ciò. Non solo, dopo l’omicidio sono scomparsi dalla mano di Teresa tre anelli.

“Sono l’amante di Trifone. E tu, Teresa, sei una cornuta”.

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Sarebbe questo il contenuto della prima chat inviata a Teresa. Chi l’ha visto ha ricostruito la vicenda. I messaggi sono stati ripresi anche a Pomeriggio 5.

La trasmissione di Rai3 però svela anche il contenuto dei messaggi scambiati tra Giosuè e Rosaria la notte in cui avviene l’omicidio di Trifone e Teresa. Secondo gli inquirenti Ruotolo, la sera della morte della coppia risultava nella stessa area delle vittime, la ragazza Rosaria invece stava a mille chilometri di distanza. Durante quella notte, il 17 marzo, è lei a messaggiare al compagno:

– Amore hai fatto qualcosa che non mi hai detto?
– Lo sai amore che ti dico sempre tutto (la risposta, un’ora dopo)

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