Quarto, Rosa Capuozzo (M5S): «Non lascio». Ma Grillo dal blog: «Deve dimettersi»

10/01/2016 di Redazione

Un messaggio di “resistenza”, firmato dal sindaco M5S di QuartoRosa Capuozzo: «Non mi dimetto, non ci ho mai pensato». Una risposta lanciata su Facebook non soltanto nei confronti di chi rivendicava un suo passo indietro, come lo scrittore e giornalista antimafia Roberto Saviano. Ma anche ai vertici dello stesso Movimento 5 Stelle, che non avevano escluso di prendere in considerazione l’ipotesi del passo indietro, dopo l’inchiesta della magistratura che aveva travolto il comune nel napoletano, con l’ombra della camorra sullo sfondo. Alla fine, è stato lo stesso Grillo a scaricare Rosa Capuozzo. Perché i vertici penstellati l’hanno invitata con un post dal blog al passo indietro: “Si dimetta”.Si legge sul blog del leader M5S:

“La strada dell’onestà ha un prezzo. Il prezzo è dover essere, sempre, senza eccezione alcuna, al di sopra di ogni sospetto. Per farlo occorre marcare le differenze tra noi e chi ci ha governato finora in modo netto.
A Quarto, un Comune già sciolto due volte per mafia, dove il MoVimento 5 Stelle la scorsa estate è stata l’unica lista politica nazionale autorizzata a correre per le elezioni, lo abbiamo fatto espellendo un consigliere (poi indagato) perché fece pressioni politiche che contraddicevano il nostro programma. Alla prima avvisaglia abbiamo messo alla porta De Robbio e oggi abbiamo preso consapevolezza di aver inflitto un grande colpo al malaffare.
Non ci siamo piegati, non si è piegata Rosa Capuozzo e lo dimostrano gli atti della Procura, che nella vicenda la considerano parte lesa. Questo per noi è un vanto, la testimonianza diretta che un’altra politica, ma soprattutto un altro Paese è possibile.
Ciononostante, è altrettanto naturale che quando una forza come il M5S cresce con tale rapidità questa possa divenire appetibile, anche per chi, come la mafia, negli ultimi 30 anni è stata abituata a stringere accordi e legami con il sistema partitico di centrodestra e centrosinistra. Viviamo nel Paese delle 5 organizzazioni criminali: Cosa nostra, ‘Ndrangheta, Sacra corona unita, Camorra e oggi, anche grazie al PD, Mafia capitale. Per questo occorre essere ancor più esemplari, soprattutto a Quarto dove c’è il sospetto che alcuni voti fossero stati inquinati.
Dobbiamo dare segnali forti, coraggiosi, in totale discontinuità rispetto a quelli dati dai partiti. Occorrono decisioni ferme per dimostrare che nessun infiltrato controllerà mai il M5S. E siamo pronti a tornare alle urne quando vi è il sospetto che qualcuno ci abbia provato.

 

Noi siamo il M5S e l’esempio vale più di qualsiasi poltrona. Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto.”

 

A Quarto, dove i pentastellati da tempo rivendicano di essere “parte lesa“, la giunta è scossa da settimane da un’inchiesta della magistratura, con l’indagine nei confronti di Giovanni De Robbio, l’ex consigliere M5S (“cacciato”, come rivendica il M5S, poco prima dell’avviso di garanzia, ndr) sotto accusa per voto di scambio inquinato e tentata estorsione. Secondo l’inchiesta del pm Henry John Woodcock e dell’aggiunto Giuseppe Borrelli della Procura antimafia di Napoli, avrebbe stretto un patto con la famiglia degli imprenditori Cesarano, ritenuti vicini al clan camorristico Polverino. 

QUARTO, CAPUOZZO (M5S): «VOTI DELLA CAMORRA CI FANNO SCHIFO, NON MI DIMETTO»

Capuozzo risultava e rivendicava di essere parte lesa nel tentato ricatto, ma non erano mancate le critiche per la mancata denuncia di quelle pressioni. Una vicenda che ha messo in imbarazzo i vertici M5S, con l’ipotesi – come ricostruito anche dal quotidiano “La Repubblica” – di una riflessione su un possibile passo indietro del sindaco. Fino all’invito partito dal blog: Capuozzo per i vertici del M5S deve lasciare. Eppure Capuozzo non intende farsi da parte. Così come ha rivendicato via Fb con un video di 5 minuti:  

Ecco il video chiarificatore per sciogliere ogni dubbio. Senza filtri e senza travisazioni.

Posted by Rosa Capuozzo on Domenica 10 gennaio 2016

«I voti della camorra ci fanno schifo», aveva rivendicato il sindaco del comune napoletano di Quarto. E ancora: «Abbiamo chiuso la porta, perché il M5S chiude la porta ai tentativi di infiltrazione», si è difesa, sottolineando come «la lotta alla camorra non ha un colore politico: è una lotta di tutti».

Capuozzo aveva anche replicato allo scrittore Saviano e alla sua richiesta di dimissioni: «Mi spiace molto perché lui è uno scrittore che stimo e che in materia di camorra è un esperto. Ma le sue dichiarazioni sono frutto della lettura dei fatti descritti dai media. Mi sarebbe piaciuto avere una chiamata da lui per poter chiarire. Mi fa piacere invece che Imposimato ci sia stato vicino», aveva concluso. Poi il post, inequivocabile, sul blog di Grillo. Con il sindaco invitato a farsi da parte

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