Crac banche, ecco chi riceverà indietro i risparmi

31/12/2015 di Redazione

Il caso Banca Etruria e le altre banche al centro delle cronache delle ultime settimane: non tutti i risparmiatori riceveranno indietro l’integralità dei risparmi andati perduti. I limiti che il governo ha posto ai rimborsi sono importanti: soltanto chi ha perso più del 50% dei denari investiti si vedrà restituito dallo stato l’intero ammontare del proprio patrimonio. A meno che si riescano a trovare nelle pieghe del bilancio dello stato ulteriori fondi per coprire nuovi rimborsi.

CRAC BANCHE, ECCO CHI RICEVERA’ INDIETRO I RISPARMI

E’ il Messaggero a fare il punto: il risarcimento pieno sarà garantito ai risparmiatori “truffati”; per chi aveva investito in maniera più marginale e meno pesante nei prodotti subordinati ad alto rischio, entra in gioco la valutazione caso per caso che sarà effettuata dall’Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone.

Risarcimento pieno per chi ha perduto più del 50% del suo patrimonio, sostegno economico robusto ma graduato a seconda delle circostanze per chi aveva investito oltre il 30% delle proprie sostanze e valutazione caso per caso per gli altri 8 mila che si erano impegnati in maniera più marginale. Ma con poche speranze, per questa platea maggioritaria, di vedersi restituire anche solo in parte le ricchezze perdute con i prodotti tossici. Il premier Matteo Renzi ha assicurato l’assoluto impegno del governo per risarcire gli obbligazionisti subordinati danneggiati dall’operazione sulle 4 banche. Ma con 100 milioni a disposizione nel Fondo di solidarietà (che potrebbero però crescere fino a 130) sarà impossibile accontentare tutti considerato che il crac vale complessivamente 330 milioni. Ed anzi appare già certo che a migliaia resteranno a mani vuote. «Chi ha subito danni o è stato truffato deve sapere che lo Stato è dalla sua parte e noi faremo di tutto» ha scandito due giorni fa il capo del governo avvertendo comunque che «non è ancora chiaro come sarà stabilito chi, nella vendita dei prodotti subordinati, sia stato effettivamente truffato e chi no». Insomma i dettagli sui risarcimenti, o meglio sul sostegno economico a chi ha perso i propri investimenti, sono ancora tutti da definire nei futuri decreti interministeriali che forniranno le linee guida per consentire poi ai saggi insidiati presso l’Anac di Raffaele Cantone di giudicare caso per caso. Tuttavia un punto fermo sembra ormai esserci. I mille e cento risparmiatori (di cui 680 clienti di Banca Etruria ) per i quali il rovescio dei bond (27 milioni in tutto ) ha significato la fine di oltre la metà dei propri risparmi saranno garantiti al 100%.

 

 

Bisognerà “dimostrare di essere stati truffati in buona fede”, avverte il governo.

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E questo perché, nei ragionamenti di chi lavora al dossier, la forte esposizione, oltre al fatto di causare un danno più rilevante rispetto agli altri compagni di sventura, sarebbe indice sufficiente a dimostrare il raggiro subito. Ovviamente sarà necessario dimostrare, carte alla mano, di essere stati truffati in buona fede. Come ha ribadito ieri Pier Paolo Baretta. «Tutti gli obbligazionisti truffati verranno risarciti, chi invece era consapevole di fare operazioni rischiose no» ha puntualizzato il sottosegretario all’Economia sottolineando che «la cosa più importante è che i risarcimenti verranno valutati caso per caso dall’Anac e questo deve tranquillizzare tutti».

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