House of One, una sola chiesa per cristiani, islamici ed ebrei

30/12/2015 di Redazione

House of One

è un progetto che sembra impossibile alla luce di quanto succede nel mondo in questi tempi: la costruzione di un’unica chiesa per far pregare insieme i fedeli delle tre religioni monoteiste, cristiani, musulmani ed ebrei. Un edificio simbolo della tolleranza religiosa, concepito da un’idea di un pastore protestante, che insieme a un imam e un rabbino si sta battendo per realizzare House of One.

House of One
HOUSE OF ONE BERLINO

Gregor Hohberg è un sacerdote di religione protestante, che sette anni fa ha deciso di rivoluzionare il concetto di restauro di un edificio di culto. Quando l’amministrazione cittadina di Berlino ha chiesto a padre Hohberg come avrebbe voluto ammodernare quella che era la più vecchia chiesa cittadina, il religioso ha proposto un’idea rivoluzionaria. Come racconta al quotidiano austriaco Kurier, il pastore protestante ha ideato House of One, un edificio di culto capace di raccogliere tutti i fedeli delle religioni monoteiste. L’idea, spiega Gregor Hohberg, gli è arrivata osservando quanti fedeli musulmani a Berlino chiedano di pregare all’interno degli edifici cristiani. Da questa considerazione è stata sviluppata House of One, il cui nome indica tanto l’intera umanità a cui si rivolge, quando l’unico Dio verso cui saranno rivolte preghiere al suo interno. A sostenere il progetto di padre Hohberg ci sono altri due religiosi berlinesi, il rabbino Tovia Ben-Chorin, e l’imam Kadir Sanci. Un anno e mezzo fa i tre religiosi hanno posato assieme la prima pietra su cui verrà edificata House of One.

HOUSE OF ONE PROGETTO

House of One sorgerà nella storica Petriplatz, antica piazza della Berlino medioevale che si trova a Mitte, nei pressi della Biblioteca di Stato. Per ora le gru sono ferme: il progetto ha un costo stimato di oltre 43 milioni di euro, e ne è stato raccolto soltanto uno. I tre religiosi sono comunque fiduciosi di poter raggiungere entro il 2019 la somma necessaria per realizzare l’edificio di culto. Un ottimismo condiviso anche dagli abitanti del quartiere. All’esterno House of One non avrà i segni caratteristici di una chiesa, mentre all’interno saranno realizzate tre sale per poter pregare. Solo in questi locali ci saranno i simboli religiosi cristiani, ebraici e musulmani. Le tre sale di culto saranno separate, e unite da un unico corridoio che potrà esser percorso da chi si vorrà recare nelle tre chiese unite sotto lo stesso tetto. Gregor Hohberg rimarca come Berlino sia un luogo particolarmente adatto per House of One, per la tolleranza e il rispetto che si respira nella metropoli tedesca. Kurier spiega come i tre religiosi, per quanto provenienti da esperienze e storie diverse, siano uniti da un profondo senso dell’umorismo, che contraddistingue i loro dialoghi costanti. Gregor Hohberg da giovane era impegnato nelle proteste studentesche nella DDR, Tovia Ben-Chorin è stato un soldato nella guerra dei 6 Giorni, mentre Kadir Sanci ha vissuto da figlio di immigrati turchi le difficoltà di integrazione in Germania. “Grazie al progetto di House of One siamo diventati amici, trascorriamo molto tempo assieme, anche nella nostra vita privata. E ridiamo spesso, anche sulle nostre religioni”.

Photo credit: House of One

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