Smog, il piano Galletti per l’emergenza

30/12/2015 di Redazione

In aggiornamento

Ore 15.41 – «La riunione di oggi rappresenta una novità, non è la prima volta che prendiamo provvedimenti per l’emergenza smog ma è la prima volta che si mette in campo una regia nazionale», ha replicato il presidente dell’Anci Piero Fassino. Oggi «diamo vita un coordinamento permanente tra governo comuni e regioni per monitorare la situazione e gestire le varie misure messe in campo, sia quelle emergenziali sia quelle strutturali. È un passo in avanti», ha concluso il presidente dell’Anci

Ore 15.28 – Botta e risposta tra il ministro dell’Ambiente Galletti e il governatore leghista della Lombardia, Roberto Maroni. L’esponente del Carroccio ha spiegato di aver chiesto al Governo due miliardi aggiuntivi per misure antismog strutturali ed efficaci in Lombardia e ha definito insufficienti le risorse stanziate. A replicare a Marono lo stesso ministro: «Se la riunione di questa mattina doveva servire a risolvere il problema del trasporto su gomma e rotaia, sono il primo a dire che non è servita. Se questa riunione invece doveva servire ad affrontare in maniera comune l’emergenza allora sono soddisfatto di quello che ho trovato. Se Maroni, pensava di venire qui a risolvere tutti i problemi della sua regione si sbagliava»

Ore 15.05 –  Intanto a Milano però  restano ferme anche oggi dalle 10 fino alle 16 le auto e moto per lo stop deciso dal Comune di Milano con l’obiettivo di abbattere il Pm10, che con ieri, per 100 giorni dall’inizio dell’anno, ha superato il limite di 50 microgrammi al metro cubo. Secondo i dati forniti dall’Arpa ieri, nel secondo giorno di blocco delle auto, le concentrazioni si sono attestate tra i 75 (zona Citta’ Studi) e gli 83 microgrammi al metro cubo (via Senato), mentre lunedì erano tra i 60 e 67. In pratica, paradossalmente sono aumentate. Il Pm10 ha superato il valore limite anche a Bergamo (57), Brescia (69), Como (66) e Monza (93). Il picco massimo a Busto Arsizio (Varese) con 138, ha spiegato l’agenzia Ansa.

Ore 14.35 – «C’è stata unanimità su queste misure –  ha spiegato Galletti – , ora come governo auspichiamo che i comuni le mettano in campo. Ma saranno i sindaci a decidere».

Ore 14.25 –  Un fondo da dodici milioni di euro subito disponibile per le iniziative dei Comuni sul trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa. Questo è quanto deciso e comunicato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per rispondere all’emergenza smog. Ma non solo: è stato deciso il protocollo di iniziative in caso di sforamento per 7 giorni dei livelli delle polveri sottili. Tra le proposte sconti sui bus per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, abbassamento dei limiti di velocità di 20 km orari nelle aree urbane  (“da 50 a 30, da 90 a 70 e cosi via”), abbassamento di due gradi centigradi delle temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati, limitazione dell’utilizzo della biomassa per uso civile dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento. 

Ore 14.15 – «L’impostazione è buona. Non siamo all’anno zero: ci sono misure introdotte da anni come il tranvia di Firenze. L’obiettivo è un coordinamento che coinvolga i sindaci delle aree metropolitane attraverso un’assemblea permanente. Le misure riguardano gli incentivi alla sostituzione dell’autoparco del trasporto pubblico locale con vetture elettriche e l’accelerazione della metanizzazione delle caldaie degli enti pubblici oltre a misure per incentivare il verde pubblico», ha spiegato a Rainews24 il sindaco di Firenze Dario Nardella dopo la riunione sulle misure antismog con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

Ore 14.05 –  Nel 1985 si respirava meglio. In 30 anni i disturbi polmonari sono invece più che raddoppiati. Oggi i rischi per chi vive in città sono maggiori rispetto a quelli di chi vive in zone suburbane. Lo ha spiegato, come riporta l’agenzia Ansa, un’indagine dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa, condotta con l’Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare (Ibim-Cnr) di Palermo e le università di Pisa e Verona. 

Ore 13.51 – «L’emergenza smog? Credo che sia demagogico dire che nell’immediato si può fare qualcosa. Le misure più rilevanti sono quelle che riguardano il trasporto», ha spiegato il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca all’Ansa.

«Già ammodernizzando il parco dei mezzi pubblici su gomma – ha aggiunto – e sostituendo 340 pullman le cose possono migliorare. Oggi abbiamo mezzi penosi con emissioni di gas in atmosfera che sono pesantissime. In piuù serve un’operazione che riguarda le aree portuali, lavorando sulle energie alternative e anche promuovendo con grande determinazione l’uso dell’energia geotermica che + una risorsa preziosa che a volte non usiamo per ragioni di sciatteria, credo che il complesso di queste decisioni potraà portare un miglioramento netto della situazione ambientale. Occorre fare anche un lavoro di educazione nelle scuole per contenere i consumi nelle famiglie». Sul flop del blocco auto a Milano, De Luca ha detto: «I dati di Milano sono deprimenti, c’è il blocco del traffico e le emissioni aumentano. Un paradosso, ma è chiaro che se fai l’operazione per due o tre giorni un miglioramento ce l’hai»

Ore 13.16Queste gli scatti del flash mob organizzato da Legambiente fuori dal ministero (photocredit: Ansa)

Ore 13.01 –  Sono assenti al vertice anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, rappresentati dagli assessori competenti in materia

Ore 12.57 – Intanto non mancano le polemiche, con il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, critico con il governo:

«L’unica cosa che può fare Galletti oggi è pregare a San Pietro perché piova», ha detto il governatore all’Ansa, nel corso della conferenza stampa di fine anno. Lui non è andato al vertice romano: «Per non fare polemica a Capodanno. Ci hanno sfilato 230 milioni di fondi europei che erano dedicati al sistema sanitario e all’abbassamento delle emissioni dovute al traffico veicolare privato. Fondi con cui è stato finanziato il Jobs act che ha riversato quel denaro più al Nord che al Sud. Quindi l’incontro a Roma con Galletti per diminuire lo smog dimostra che evidentemente qualche cosa non ha funzionato». E ancora: «Perché non è possibile che tu voglia cogliere un risultato con la destra e poi lo rendi impossibile con la sinistra. Secondo me ascoltare di più le Regioni, non a Capodanno ma tutto l’anno, poteva essere più utile per il governo, soprattutto sul Mezzogiorno»

Aggiornamento ore 12.20 – Iniziato il vertice al ministero dell’Ambiente tra Galletti, sindaci e governatori

Smog, fallito il tentativo delle targhe alterne a Roma e del blocco del traffico a Milano, l’emergenza resta. Così, con le polveri sottili ancora oltre il limite consentito con un Pm10 che supera il 50 µg/m³, c’è attesa per la riunione al ministero dell’Ambiente. Il titolare del dicastero, Gianluca Galletti, ha convocato i presidenti delle Regioni e i sindaci di tutta Italia. Tra i partecipanti, a quanto riferito, il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca, il presidente dell’Anci Piero Fassino, il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e il governatore della Lombardia Roberto Maroni.

gian luca galletti

 

SMOG, VERTICE AL MINISTERO DELL’AMBIENTE TRA GALLETTI, GOVERNATORI E SINDACI

Alla riunione di coordinamento è presente anche Fabrizio Curcio, il Capo della Protezione Civile. Il ministro Galletti ha legato l’emergenza a una situazione climatica emergenziale, per l’assenza di venti e piogge. Dalle opposizioni,invece, non sono mancate le polemiche. Si cerca un intervento organico, così come richiedono sindaci e governatori. Con l’Anci che presenterà le proprie proposte al ministero. «La proposta del ministro Galletti di coordinare meglio il lavoro fra tutti gli enti è sacrosanta, per avere informazioni e dati il più omogenei possibili e studiare strategie strutturali di lungo periodo», ha spiegato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. In merito ai fondi da stanziare, invece, ha aggiunto: «Prima di ragionare di soldi è bene capire cosa fare per poi stabilire le risorse necessarie. Noi chiederemo al ministro una particolare attenzione al tema delle caldaie, perché il comune di Firenze ne ha metanizzato il 95%. Si parla molto di traffico, ma le caldaie sono fra le principali cause dell’inquinamento».

FLASH MOB DI LEGAMBIENTE SOTTO IL MINISTERO

Smog Galletti Legambiente

Intanto sotto il ministero è stato organizzato un flash mob da parte di Legambiente: «Ci siamo rotti i polmoni! No allo smog», recitava lo striscione che l’organizzazione ha esposto davanti alla sede del dicastero. L’associazione ha chiesto chel’emergenza smog venga affrontata con interventi mirati, attraverso una politica concreta e lungimirante e un piano straordinario per la mobilità urbana. Già nei giorni scorsi Legambiente aveva rilanciato al governo il decalogo anti-smog e le 12 buone pratiche virtuose che tanti altri sindaci potrebbero replicare. Soprattutto in ambito di trasporto pubblico, con la richiesta di potenziare quello su ferro e dei mezzi pubblici.

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