Mercato di Piazza Navona, ecco come sarà

28/12/2015 di Redazione

Il mercato di Piazza Navona si farà, anche se sarà un mercato completamente diverso da quello a cui Roma è solitamente abituata: saranno nella piazza le associazioni di volontariato e le realtà della città solidale, che monteranno a turno i loro stand. Grazie all’annullamento del bando storico, quello finito sotto la lente di attenzione dell’Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone, ad essere esclusi dalla piazza sono stati, oltre ai giostrai e agli esercenti alimentari, anche gli artigiani dei presepi.

PIAZZA NAVONA 2016, LE ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETÀ AVRANNO GLI STAND

Ecco come sarà la piazza del 2016, ce ne parla la Cronaca di Roma del Messaggero.

Il I municipio, su indicazione del Campidoglio, sta marciando verso la nuova organizzazione della festa della Befana che, dal 30 dicembre al 6 gennaio, sarà caratterizzata dalla sola presenza di associazioni di volontariato. Lo scorso 24 dicembre al dipartimento Cultura del Campidoglio sono state vagliate tutte le domande di partecipazione al nuovo avviso: 21 quelle presentate per 28 postazioni complessive. Ne sono state accolte 18. I vincitori, tuttavia, non allestiranno i banchi per tutti gli otto giorni della rassegna. Il 30 e 31 dicembre, ad esempio, a piazza Navona ci saranno soltanto 10 associazioni come Amnesty International, Unicef, Semi di libertà, Slow-food, Mezza luna rossa. Si prosegue il primo gennaio con 13 stand, il 2 gennaio con 15, il 3 e 4 gennaio con 16, il 5 gennaio con 17 postazioni aperte e il 6 gennaio con 15. Il municipio ha convocato per oggi tutte le associazioni vincitrici per discutere i dettagli tecnici di allestimento. «Rischiamo – spiega il vicepresidente del I municipio, Jacopo Pescetelli – di cadere nel caos perché se le associazioni non decideranno di montare comunque tutte lo stesso giorno, e cioè il 29 dicembre, ma soltanto il giorno antecedente alla loro presenza, potremmo avere dei problemi logistici e di immagine». Di fatto piazza Navona potrebbe ospitare stand in parte vuoti o potrebbe tramutarsi in una sorta di piccolo cantiere perenne con i gazebo che aprono e chiudono a seconda della disponibilità dei singoli partecipanti.

 

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Le proteste, lo dicevamo, sono quelle degli artigiani del presepe.

A pochi giorni dall’Epifania lanciano un appello accorato: «Non lasciamo morire una tradizione centenaria di Roma». Sull’affaire della festa di piazza Navona, l’ultima parola la esprimono loro, i presepari, gli storici artigiani che da oltre cent’anni animavano, con le loro creazioni ispirate alla Natività, la festa della Befana. Tagliati fuori dalla rassegna alla stregua dei venditori di dolciumi, i creatori di presepi, chiedono all’amministrazione del Campidoglio di rivedere la loro posizione. (…) «Il bando annullato è stato presentato in ritardo da parte dell’amministrazione comunale – argomenta Paolo Padovani, presidente dell’associazione Fiera di Piazza Navona e preseparo storico della Capitale – ma siamo comunque riusciti a partecipare e a rispettare i criteri richiesti anche se con grandi difficoltà, perché erano quasi impossibili. Tuttavia, quando siamo andati a ritirare i permessi ci hanno rimandato tutti a casa perché Tronca aveva annullato il bando per irregolarità. Poi abbiamo saputo del nuovo bando esclusivo per le onlus e le cooperative sociali voglio capire perché noi artigiani non possiamo più lavorare». 

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